Raduno Suzuki 4×4 2019: l’off-road va in scena nella terra dei motori
L'ottavo raduno dedicato ai veicoli 4x4 Suzuki esplora la Riviera Romagnola
Ci sono veicoli che nel corso degli anni diventano sinonimo di aggregazione e senso di appartenenza, passioni che si tramandano di padre in figlio e che raccontano di giornate passate nel garage di casa a sistemare e personalizzare un’auto: le Suzuki 4×4 appartengono a questa categoria e abbiamo potuto vedere e toccare con mano la passione che anima i suoi possessori in occasione dell’ottavo Raduno Suzuki 4×4 che si è svolto lo scorso sabato 14 settembre sulla Riviera Romagnola.
A bordo di un Suzuki JIMNY con trazione ALLGRIP PRO, ci siamo mischiati alla folto gruppo di appassionati e abbiamo esplorato l’entroterra di Rimini e Riccione, spingendoci fin verso gli Appennini dove strade e sentieri si snodano in scenari e panorami mozzafiato, costeggiando la Repubblica di San Marino.
I percorsi a disposizione dei partecipanti sono stati due, differenziati per difficoltà e perfettamente studiati per snodarsi tra collina e campagna, e hanno messo alla prova le caratteristiche off-road di tutti i veicoli con trazione integrale, con o senza marce ridotte, presenti all’evento.
Il giro più “semplice” ha toccato divertenti e avventurose strade sterrate, con brevi tratti di asfalto, mentre per i più audaci che hanno voluto dar sfogo a tutta l’elasticità e la potenza della trazione integrale Suzuki con marce ridotte, è stata prevista una deviazione su un percorso più tecnico, con l’assistenza garantita e personale dell’organizzazione a dare supporto nei punti strategici.
Nel pomeriggio, poi, è stato possibile divertirsi in un parco giochi off-road allestito dall’organizzazione, con tanti ostacoli da superare in un ambiente circoscritto e sicuro: qui i partecipanti hanno anche potuto provare il Suzuki JIMNY con trazione ALLGRIP PRO, capolavoro della tecnologia 4×4 Suzuki per stile, praticità, carattere e spirito di avventura.
Con il nostro Suzuki JIMNY ci siamo ovviamente cimentati con il percorso “hard”, sentendoci perfettamente a nostro agio sia sui brevissimi tratti asfaltati, sia sugli sterrati della Carpegna, dove utilizzando le marce ridotte non abbiamo auto la minima difficoltà ad affrontare salite e discese impegnative, tortuosi sentieri e terreni accidentati, grazie anche alle sospensioni ad assale rigido con 3 punti di ancoraggio, che migliorano il grip su qualsiasi asfalto.
L’ultimo modello nato dalla generazione di JIMNY (ormai siamo arrivati alla quarta in 50 anni di storia!) si conferma adatto ad affrontare ogni tipo di situazione, da quella quotidiana cittadina grazie alla sua agilità di manovra e alle dimensione ridotte che sfidano ogni difficoltà di parcheggio, a quella più avventurosa dell’off-road su strade sterrate sia in montagna che in campagna, affascinando sia i professionisti dell’off-road, sia gli utenti urbani.
Il nuovo JIMNY è caratterizzato da ancora maggiore funzionalità e praticità: rinnovato nell’estetica e nella meccanica, non perde però la sua essenza principale che è quella di essere l’unico fuoristrada compatto e leggero attualmente sul mercato.
La carrozzeria squadrata garantisce una migliore percezione degli spazi e il cofano piatto migliora la visibilità, mentre gli interni sono funzionali e gradevoli con comandi progettati per essere utilizzati in maniera semplice ed immediata, pensando quindi alle difficoltà di un off-road.
JIMNY è ovviamente caratterizzato dal sistema ALLGRIP PRO con trazione 4WD inseribile manualmente e marce ridotte, indispensabili sui percorsi accidentati, oltre che dal telaio a traliccio, essenziale per tutti i veri fuoristrada.
Anche su piano della sicurezza nulla è stato trascurato: su JIMNY sono di serie i sistemi “attentofrena”, “guidadritto”, “restasveglio” e il sistema di riconoscimento dei segnali stradali per rendere quanto più agevole possibile la guida in ogni tipo di situazione.
L’avventura per noi è terminata con la visita ai box del Team Suzuki Ecstar, nel cuore del Misano World Circuit Marco Simoncelli, alla vigilia del GP di Sanmarino: qui in Romagna dopotutto l’importante non è avere due o quattro ruote ma andare lontani!
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