Renault Clio Sporter 1.0 TCe, prova su strada
La station con il look da coupè crea un nuovo genere
Di solito quando pensiamo alla Clio ci viene in mente un solo modello, a maggior ragione la Clio IV, disponibile unicamente nella versione 5 porte. Ora Renault ci stupisce con una seconda versione, che introduce sostanzialmente anche un nuovo genere. In commercio dal mese di marzo di quest’anno in Italia, la Renault Clio Sporter copre infatti un segmento di mercato finora non troppo popolare per il nostro Paese. Le utilitarie station wagon infatti in passato non arrivavano dalle nostre parti. Ma il mercato è in evoluzione, complice forse anche la crisi, ed ora vetture di questo tipo diventano interessanti anche per noi. Abbiamo già avuto modo di provare la versione berlina da cui deriva (Impressioni di guida e Prova su strada) trovandola una vettura dal design accattivante e sicuramente ben riuscita, vediamo com’è nella variante Station Wagon.
Design e Interni:
Ottimo il design, innovativa la forma e l’aspetto della parte posteriore
La Clio IV, in ogni suo dettaglio, è studiata nel proprio design. Esteticamente ha soluzioni molto personali, che la caratterizzano e le danno una connotazione marcatamente sportiva, senza però eccedere nel dubbio gusto. Anche il nome della variante station non è stata una scelta banale. Lo prova il fatto che esso è differente a seconda del mercato in cui viene proposta, Estate per la Francia, Grand Tour per Germania, Austria e Svizzera, Sport Tourer per la Spagna e Sporter per l’Italia. Rispetto alla berlina guadagna ben 21 centimetri in lunghezza, tutti nella parte posteriore, per un totale di 427. Fino al montante centrale la Clio rimane fedele a se stessa, con il muso sportivo ben riuscito e che tanto piace al pubblico. L’unica novità è rappresentata dalle barre sul tetto. Dietro invece è tutto nuovo, anche se lo stile è immutato. La coda cambia forma, a tutto vantaggio dello spazio. Il bagagliaio passa da 300 litri a quasi 450, abbattendo i sedili si arriva a 1.380, contro 1.146, ma soprattutto, abbattendo anche lo schienale del passeggero, si ottiene un pianale di 2,48 metri per poter caricare veramente di tutto. Cambiano forma anche i gruppi ottici posteriori, simili del look ma più allungati e di dimensioni maggiori.
Interni: Ben studiati, piacevoli a guardarsi, non sempre altrettanto al tatto
Entrare a bordo della Clio è sempre piacevole, l’abitacolo è ben studiato, ci è piaciuto soprattutto il materiale della parte alta del cruscotto, che ricorda un tessuto, ed anche i giochi di contrasto tra plastiche lucide ed opache. Alcune scelte di materiali invece non si fanno apprezzare, soprattutto al tatto la sensazione è di materiali troppo economici, che stonano in un ambiente così ricercato, soprattutto dal punto di vista del design, dove nulla sembra lasciato al caso. L’abitabilità anteriore è ottima, anche dentro l’abitacolo resta identico alla berlina. Mantenuta anche la linea di cintura piuttosto alta, che è piacevole dal punto di vista estetico e crea una sensazione di maggior protezione, ma è leggermente fastidiosa, soprattutto per chi ha una statura più ridotta. Al centro della console troviamo il rinnovato R-Link, disponibile su richiesta ad un costo di 590 euro, con display da 7”. Il touchscreen è più reattivo rispetto ad altre versioni. L’impianto di infotainment si fa amare per la facilità e l’immediatezza con cui si naviga tra le varie funzioni, non richiede uno studio per essere utilizzato. Altrettanto bene possiamo dire del navigatore, sviluppato da una azienda leader di mercato, la TomTom, con risultati migliori di alcuni prodotti sviluppati direttamente dalle case automobilistiche. Completano la dotazione di serie, per tutte le versioni, una presa Usb ed i collegamento bluetooth con cui poter, in pochi istanti, collegare il proprio cellulare all’impianto audio della vettura.
Comportamento su Strada:
Sincera e ben piantata, sorprende per l’elevata tenuta di strada
La Clio IV continua a stupire per l’ottimo assetto, la Sporter ha sospensioni posteriori più rigide rispetto alla berlina, per poter supportare il carico potenzialmente maggiore. Da un’utilitaria ci si aspetterebbe, all’aumentare della velocità, di mettere facilmente in crisi l’assetto, ed invece è proprio sui curvoni in appoggio che la Clio fa la differenza, con una tenuta di strada davvero di gran livello. L’aggiunta di 21 centimetri non si avverte quasi, la risposta ai comandi impartiti con lo sterzo, elettrico, è davvero ottima, con la consueta agilità sullo stretto che contraddistingue la Clio da generazioni. Completa la dotazione di serie, che prevede anche il regolatore e limitatore di velocità, l’ESP e lo Start&Stop. Restano solo alcuni fruscii aereodinamici in autostrada, difetto che avevamo constatato anche sulla berlina.
Motore e Prestazioni:
Ottimo il 3 cilindri, anche se qualche cavallo in più sarebbe utile
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, 21 centimetri di lunghezza aggiuntiva si traducono in soli 46 kg in più di peso. Al volante però il piccolo tre cilindri sembra faticare di più, soprattutto a vettura carica. Una manciata di cavalli in più consentirebbe, a volte, di completare un sorpasso con più facilità. L’erogazione è molto lineare, senza che si avvisi un cambiamento per la spinta della sovralimentazione. Manca infatti, quel “gradino” che caratterizza altri motori tre cilindri di piccole dimensioni, dandogli un’impronta più sportiva. Restano però invariate le sue principali doti: è davvero molto silenzioso ai bassi regimi e nell’uso cittadino, frulla in alto con un gradevole sound. Ricordiamo poi i vantaggi in termini di riduzione dei costi, oltre al consumo, per quanto riguarda la polizza assicurativa ed i costi generali di gestione della vettura.
Consumi e Costi:
Molto buoni i consumi, prezzo allineato con la qualità e le dotazioni
La differenza di prezzo con la berlina è di 650 euro. Si parte da 14.350 per il 1.2 benzina da 75 cavalli, per arrivare a 19.750 per la Energy 1.5 dCi EDC, per la 900 benzina il listino è di 16.700, a cui vanno aggiunti circa 1.700 euro di optional dell’esemplare in prova. I consumi sono da diesel, anche nell’uso cittadino e senza porre eccessiva attenzione al dosaggio del gas, è facile percorrere più di 15-16 chilometri con un litro. Qualcosa in più ai classici 130 km/h in autostrada.
Un concetto nuovo, una piccola station wagon con l’aspetto da coupè sportiva, accattivante dal punto di vista estetico ma versatile e comoda nell’utilizzo di tutti i giorni, sia per un single che può trasportare anche una tavola da surf con i sedili abbattuti, che per una piccola famiglia. Ottima la dotazione di serie che prevede anche cerchi il lega da 16”, volante multifunzionale e climatizzatore manuale.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Design sportivo ed innovativo | Qualche piccola pecca nelle finiture |
Renault Clio Sporter: la Pagella di Motorionline
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