Revisioni: solo 402.000 automobilisti potranno richiedere il rimborso parziale
La piattaforma tramite il quale richiedere il rimborso sarà presto online
Il Governo italiano ha approvato nelle scorse ore il decreto che prevede il rimborso dei 9,95 euro ai primi 402.000 automobilisti sui circa 15 milioni potenzialmente interessati che dal 1° novembre sottoporranno il proprio veicolo a revisione.
Questo “rimborso” arriva dopo che circa un anno fa il Parlamento decise di aumentare la tariffa delle revisioni effettuate presso i centri privati. L’incremento, infatti, fu fissato a 9,95 euro sui 45 euro di tariffa base (54,95 euro dopo l’aumento, il 22% in più).
Tuttavia, l’aumento vero e proprio è stato di 12,14 euro in quanto alla tariffa base bisognava aggiungere l’Iva, oltre ai 10,20 euro di diritti motorizzazione e 1,78 euro per il servizio del versamento in posta. In pratica, adesso il costo complessivo a partire dal 1° novembre sarà di 79,02 euro anziché 66,88 euro.
Stanziati soli 4 milioni di euro all’anno per tre anni
Per ovviare a questo problema, deputati e senatori hanno decisero di proporre un rimborso parziale pari a 9,95 euro, ma per questa operazione furono stanziati soli 4 milioni di euro all’anno per tre anni. Questa cifra, dunque, avrebbe riguardato solo 402.000 persone rispetto ai circa 15 milioni che ogni anno fanno revisionare il proprio veicolo.
Il Ministero delle Infrastrutture ha dovuto redigere le norme che avrebbero dovuto disciplinare il rimborso e poi mettere a punto il relativo sistema informatico tramite il quale richiederlo. Per questo motivo, l’aumento della tariffa avverrà dal 1° novembre. Quello che sappiamo fino ad ora è che il contributo potrà essere richiesto dal proprietario di un solo veicolo e soltanto una volta.
Questo vuol dire che se si fa richiesta del bonus adesso per un’auto, non si potrà richiederlo tra due anni sulla stessa. Se ciò non bastasse, se un automobilista dispone di più veicoli, potrà richiederlo soltanto una volta.
Come anticipato poco fa, il bonus sarà assegnato soltanto ai primi 402.000 cittadini che ne faranno richiesta. L’erogazione avverrà attraverso una specifica piattaforma chiamata Buono veicoli sicuri accessibile direttamente oppure attraverso il sito Web del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.
Ecco come procedere
Per ora, purtroppo, non sappiamo quando questa piattaforma sarà online, ma sicuramente ne sapremo di più molto presto. Una volta attiva, bisognerà procedere con la registrazione tramite lo SPID, con carta d’identità elettronica (CIE) oppure con quella nazionale dei servizi (CNS) e procedere con la compilazione inserendo i dati richiesti.
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