Roma, caccia al litio a Campagnano: possibile miniera di “oro bianco” nel sottosuolo
A pochi chilometri dalla capitale ci sarebbero giacimenti del prezioso metallo fondamentale per produrre batterie
Il litio, prezioso metallo fondamentale per la costruzione delle batterie dei veicoli elettrici, è nascosto sotto Campagnano di Roma, a pochi chilometri della capitale. Come riportato da Repubblica l'”oro bianco”, così come viene definito il litio nell’era della transizione energetica, si trova nel sottosuolo di Campagnano, a migliaia di metri di profondità ed è disciolto nell’acqua.
Il geologo: “Ci sono vecchi pozzi geotermici, per il momento chiusi”
Un uomo del posto, indicando un appezzamento di terra ricoperta di fiori, racconta a Repubblica: “La miniera è qui, tutta intorno a noi”. Una spiegazione scientifica la fornisce Andrea Dini, geologo del Cnr, che spiega: “Il litio in queste zone di origine vulcanica è disciolto nell’acqua calda che si trova molto in profondità. L’estrazione consiste nel perforare il terreno e intercettare l’acqua. È un metodo pulito, ma è anche nuovo. In Australia il litio si estrae dalle rocce. In Sudamerica dai laghi salati. In entrambi i casi le miniere si vedono, eccome. Qui ci sono solo dei vecchi pozzi geotermici che in attesa delle nuove esplorazioni sono chiusi”.
È ancora in atto l’analisi dei costi e dei benefici
Sulla zona, gli 11,4 chilometri quadri della valle del Baccano, è in vigore un permesso di ricerca ottenuto da Enel Green Power e dell’azienda australiana Vulcan Energy, quest’ultima titolare di un brevetto relativo ad un particolare metodo estrattivo. Per il momento però non si è ancora proceduto all’azione: non è stata ancora conclusa la fase di valutazione costi-benefici, come afferma il geologo Niccolò Dainelli, rappresentante in Italia della Vulcan: “Siamo ancora nella fase di realizzazione dei rilievi e degli studi geologici preliminari per comprendere la natura del sottosuolo”.
Il sindaco: “Norme sulla geotermia non chiare e attuali”
Sulla vicenda Alessio Nisi, sindaco di Campagnano, sottolinea però la carenza del quadro normativo italiano per poter procedere: “Non ci sono autorizzazioni a scavare nuovi pozzi e trincee – afferma il primo cittadino del comune romano -. Le norme sulla geotermia non sono molto chiare nel Lazio e l’estrazione del litio non ha precedenti in Italia. Basti pensare che nella concessione a Vulcan Energy si fa rifermento al regio decreto del 1927, che riserva la competenza in materia di risorse minerarie allo Stato”.
Seguici qui