Salone di Detroit 2014: Marchionne parla del futuro del Gruppo Fiat-Chrysler e di Alfa Romeo
Nuove auto del Biscione nel 2015 e un minivan ibrido Chrysler per il 2016
Sergio Marchionne ha approfittato della conferenza stampa del Gruppo Fiat-Chrysler al Salone di Detroit per illustrare anche al pubblico americano e internazionale quali siano i progetti futuri del Lingotto, ora che l’acquisizione del colosso statunitense si è ormai compiuta. Qualcosa ci era già stato anticipato in Italia nei giorni scorsi, ma le parole dell’amministratore delegato sono state molto più precise su una lunga serie di argomenti. Si è parlato soprattutto dei marchi locali, come Chrysler e Jeep, ma anche Alfa Romeo non è rimasta fuori dai giochi, anzi.
Andando con ordine, l’annuncio forse più clamoroso riguarda l’introduzione della tecnologia ibrida sul suolo degli Stati Uniti. Come confermato da Marchionne, la società sta valutando molto attentamente questo progetto ed è sempre più probabile che nel giro di qualche anno (si parla almeno del 2016) arrivi il primo minivan ibrido a marchio Chrysler della storia recente del gruppo. Una scelta figlia anche delle difficoltà economiche incontrare nello sviluppo della tecnologia 100% elettrica, in quanto ancora una volta l’ad di Fiat ha ribadito di come al momento la produzione di simili veicoli sia economicamente poco sostenibile. È stata ribadita la già nota questione che per ogni 500e venduta in California la casa perda tra i 10.000 e i 14.000 $. Motivo in più, quindi, per puntare invece sull’ibrido. Chiudendo il discorso motori, pare che il 2018 sarà l’anno buono per l’espansione delle meccaniche diesel anche negli USA, soprattutto sfruttando le strutture e la conoscenza che il marchio Fiat può vantare in questo settore. Missione ardua, ben conoscendo l’avversione del mercato americano per le vetture a gasolio.
Si è parlato anche dell’espansione di due marchi molto importanti, ovvero Alfa Romeo e Jeep. Partiamo prima dal Biscione, sul quale si sta creando una grandissima attesa. Come già anticipato, la casa milanese inizierà il percorso che la porterà ad essere un marchio di livello premium, caratterizzato da auto belle e da motori ad alte prestazioni. Per fare ciò verrà abbandonata la maggior parte della collaborazione con Fiat, per collegarsi di più ai marchi di alto profilo del Gruppo. In particolare i motori avranno ben più di una parentela con quelli di Maranello. Nuove auto sono già state promesse per il prossimo anno (anche se non è chiaro quali e quante) e verrà dato un deciso assalto ai mercati americani e cinesi. Lo stesso progetto, sotto molti aspetti, verrà riservato anche a Jeep. Anche per il colosso americano dei fuoristrada si prospetta una nuova espansione verso il mercato globale, cavalcando al meglio progetti di successo come la nuova Cherokee. Possibile anche una futura rivoluzione della Wrangler, per quanto Marchionne abbia tranquillizzato tutti specificando come si farà molta attenzione a non tradire lo spirito della vettura, incredibilmente radicato nella clientela.
Infine qualche parola sulla delicatissima questione della nuova sede del Gruppo Fiat-Chrysler. Marchionne ha specificato che sarà il Board a decidere durante il cda del prossimo 29 gennaio. È comunque innegabile che in questo caso siano in gioco due forze contrapposte: da una parte la convenienza e i capitali del mercato americano, dall’altro la tradizione e la storia italiana di Fiat e consociate. Decidere dove piazzare la nuova sede non sarà un compito facile, né privo di polemiche.
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