Salvini: “Aboliremo il superbollo, no alle sole elettriche nel 2035”
Tanti i temi toccati dal ministro dei Trasporti in apertura dell'Automotive Dealer Day
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenendo in occasione del convegno di apertura dell’Automotive Dealer Day di Verona, è tornato a parlare dell’abolizione del superbollo, l’imposta aggiuntiva sulle auto con potenza superiore ai 185 kW (252 CV).
Salvini ha affermato che, considerando anche il modesto gettito fiscale attualmente garantito dal superbollo (circa 200 milioni di euro l’anno), il sistema sarà rivisto con l’intento di arrivare ad una graduale, attraverso più step, abolizione della sovrattassa. Il ministro ha spiegato che si lavorerà a una rimodulazione del superbollo sulla base di criteri di equità fiscale: “Per evitare accuse di favoritismi nei confronti di chi si può permettere auto molto costose e potenti – ha detto Salvini – introdurremo una modulazione della sovrattassa basata su fasce progressive di potenza”.
No allo stop alle auto termiche nel 2035
Altro tema toccato da Salvini a Verona è stato quello dello green deal europeo, ribadendo ancora una volta la contrarietà al piano sulla transizione ecologica dell’auto che punta al passaggio alla mobilità elettrica, definito “ideologico, folle e insensato”, perché non prende in considerazione le esigenze reali dei consumatori. A tal proposito il ministro, sottolineando che deve essere il consumatore a decidere, ha affermato: “Quello dell’auto elettrica è stato un esperimento sociale fallito. Si è imposto un mercato che il consumatore non vuole con questi modi e questi tempi. L’obiettivo del 2035 è folle, sbagliato, impercorribile: per serietà, qualcuno a Bruxelles dovrebbe dire ‘sediamoci intorno al tavolo e rivediamolo’. Bisogna capire se quello che stanno facendo per ridurre l’impatto sul clima funziona o non funziona. Il tutto elettrico – ha proseguito Salvini – è la morte economica, commerciale, industriale e ambientale del nostro continente. Il mio appello è di sfruttare i prossimi mesi per poi arrivare sereni al 2027 e a un 2035 dove decida il mercato, non un’imposizione di stampo sovietico”.
Blocco Euro 5 e fiscalità auto aziendali
Il ministro ha poi affrontato altre questioni, come il blocco alle auto Euro 5 che da settembre, come previsto da diverse normative locali, interesserà molte aree della Pianura Padana vietando la circolazione a un gran numero di veicoli. Sul tema Salvini ha spiegato che lavorerà per provare a trovare soluzioni d’intesa con le amministrazioni locali. Parlando invece di fiscalità, il ministro si è detto disposto a una revisione della recente normativa sulle auto aziendali che premia solo le elettriche e le ibride plug-in, ammettendo che “il governo ha commesso un errore, penalizzando il mercato e gli utilizzatori, quindi siamo pronti a tornare indietro”.
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