Superbollo: abolizione o no, un giorno di ordinaria falsa speranza

Politica e finanza bloccano ancora la cancellazione della tassa più odiata

Il Superbollo, senza alcun dubbio la tassa più odiata del settore automotive, ancora non vuole saperne di scomparire. Dopo alcune ore di speranza, sembra che il Governo non avrebbe neppure intenzione di considerare la questione
Superbollo: abolizione o no, un giorno di ordinaria falsa speranza

Durante la giornata di ieri la questione del Superbollo, la tassa sulle auto potenti che colpisce sostanzialmente tutte le vetture di potenza pari o superiore ai 185 kW (poco meno di 250 CV), è tornata prepotentemente di attualità. Il “colpevole”, se è così si può chiamare, è stato un lancio di agenzia della AdnKronos, secondo il quale il Governo Letta sarebbe stato in procinto di valutare l’eventuale abolizione di questa tanto odiata tassa, che di fatto ha assestato un colpo molto forte alla già provata filiera delle auto di livello premium.

Purtroppo, secondo le verifiche effettuate da molti media di settore, sembrerebbe che questa abolizione non solo non sia in programma, ma nemmeno all’ordine del giorno. A spingere verso questa indiscrezione, rivelatasi poi falsa, sarebbe stata la recente polemica tra il viceministro dell’economia Stefano Fassina e il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Non entreremo nei dettagli, in quanto significherebbe iniziare a parlare di una situazione puramente politica nella quale non vogliamo immischiarci. Essendo stato però Fassina uno dei più forti oppositori dell’abolizione del Superbollo, qualcuno deve aver pensato che le sue dimissioni avrebbero potuto portare ad un’effettiva cancellazione di questo balzello. Sembra, però, che non sia così.

Al momento sarebbero presenti due problemi sostanziali. Il primo è che la cancellazione del Superbollo è divenuta ormai più una questione di fazioni politiche che una misura economica in quanto tale, per cui lo scontro è divenuto più aspro che mai, sia a livello istituzionale che pubblico. In secondo luogo il gettito (limitato, ma presente) garantito dal Superbollo, in caso di abolizione, dovrebbe essere sostituito in qualche modo, rendendo quindi una cancellazione quasi inutile dal punto di vista delle spese per il contribuente. Una soluzione sempre più intricata, quindi, che non vede ancora nemmeno lontanamente una via d’uscita.

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4 commenti

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  • David ha detto:

    Il superbollo va abolito, non in quanto tassa di lusso, ma perché è calcolato in base alla potenza del motore e non in base al valore dell’auto.
    E’ una questione di equità. Se si vuol far pagare una sovratassa sulle vetture di lusso, questa tassa dev’essere proporzionale all’effettivo valore della vettura.
    Da una parte vi sono vetture potenti, magari con qualche anno di età e ormai di basso valore, gravate da un superbollo altissimo; dall’altra parte, vi sono vetture nuove, che costano anche centomila Euro, e che non pagano un centesimo di superbollo, perché non superano i 185 KW.
    Il superbollo va abolito, oppure rimodulato.

  • James ha detto:

    Italia come al solito devastata da politici ignoranti e corrotti, pensano solo e sempre a riempirsi senza nessun ritegno le loro tasche, hanno sempre preso in giro gli italiani cone le loro idiote parole, stanno al governo come un cancro sono una casta mafiosa che andrebbe debellata, VERGOGNA!!!!!!!!!!!

  • Marco ha detto:

    La civiltà di un Paese si nota anche dall’equità delle tasse.

  • leonardo ha detto:

    e’ una vergogna! un piccolo esempio e’ questo una macchina come la nuova Honda Civic che di listino quota 37000 euro paga di superbollo 1600 euro!!!! solo perche’ ha un motore potente, ma costa poco in confronto a tante auto da 80/100.000 euro che sono meno potenti ma valgono molto di piu’…. W L’ITALIA

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