Sciopero autotrasportatori contro il caro carburante: oggi si fermano almeno in 70.000

Domani è in programma l'incontro col Governo

Sciopero autotrasportatori contro il caro carburante: oggi si fermano almeno in 70.000

Nonostante lo stop della Commissione di garanzia per gli scioperi di due giorni fa, sono circa 70.000 i mezzi pesanti che oggi, lunedì 14 marzo, spengono i motori per la protesta annunciata qualche giorno fa dalla imprese di autotrasporto contro il caro carburante.

Le aziende di autotrasporto, come spiega in una nota Trasportounito, non hanno alcuna intenzione di “caricarsi di ulteriori oneri finanziari per l’impossibilità di far fronte da sole agli aumenti record nel costo del carburante”. A contenere i numeri della protesta, evitando che si fermassero quasi 300.000 tir, è stato l’intervento in extremis di molte società della committenza che, come spiega l’associazione, hanno riconosciuto all’autotrasporto una parte degli extra costi in tariffa.

Lo stop allo sciopero, domani l’incontro col Governo

Trasportounito sottolinea che quella di oggi è una protesta spontanea e individuale, dunque non uno sciopero sul quale la Commissione di garanzie per gli scioperi si era espressa bloccandolo a causa del mancato rispetto di preavviso di 25 giorni della proclamazione e della mancata indicazione delle durata. La protesta odierna anticipa l’incontro che le associazioni degli autotrasportatori avranno domani martedì 15 marzo, in seguito alla convocazione del Governo, presso la sede del Mims, il ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili.

Scelta individuale

Una motivazione, quella di fermare i camion, ribadita dalla portavoce dell’associazione Ruote Libere Cinzia Franchini: “Parliamo di imprenditori che per far quadrare i bilanci hanno calcolato che è più conveniente non effettuare trasporti, piuttosto che riempire i serbatoi degli autocarri senza nemmeno avere la copertura della spesa del carburante, il cui costo è schizzato a livelli insostenibili. Si tratta di una scelta individuale che non ha nulla a che vedere con proteste irresponsabili che abbiamo sempre condannato, ma che nasce solo dalla volontà di arginare le perdite e che anche diversi imprenditori aderenti a Ruote Libere adotteranno. Come associazione rispettiamo questa scelta e siamo vicini a tutti quegli autotrasportatori che si trovano davanti a un bivio drammatico per la loro vita lavorativa”.

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