Sciopero taxi: protesta nazionale dei tassisti, fermi dalle 8 alle 22
Stato di agitazione contro le misure del ddl Concorrenza
Giornata difficile quella di oggi, mercoledì 24 novembre, per chi ha necessita di spostarsi in taxi a causa dello sciopero nazionale che ferma il servizio dei taxi in tutta Italia dalle 8 alle 22, garantendo l’accessibilità alle fasce deboli (anziani, donne in gravidanza e persone dirette verso gli ospedali).
Il no dei tassisti alle misure nel ddl Concorrenza
La protesta, indetta dall’intera rappresentanza di sigle sindacali delle auto bianche, è motivata dall’opposizione della categoria dei tassisti a quanto previsto nel ddl Concorrenza che, secondo i sindacati, provocherà un’ulteriore deregolamentazione del settore. Lo sciopero nazionale culminerà con un corteo di protesta organizzato a Roma.
Provvedimento che favorirebbe Uber e similari
In particolare i tassisti sottolineano come il provvedimento andrebbe a favorire le multinazionali straniere che offrono servizi concorrenziali ai taxi, come si legge nel comunicato diffuso dalle sigle sindacali Fita-Cna, Ascom taxi, Uiltrasporti, Unica-Cgil e Uritaxi: “Il comparto taxi già vittima da anni del perpetuarsi del fenomeno dell’abusivismo, vede prospettarsi una nuova richiesta di riforma del settore, passante per il Ddl Concorrenza 2021, non ancora scritta ma con l’evidente finalità di regalare il settore a colossi multinazionali stranieri”.
I tassisti in particolare puntano il dito contro la misure che, in materia di trasporto pubblico non di linea (taxi e NCC) adegua l’offerta “alle nuova forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche”, come per esempio Uber e Free Now.
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