Sicurezza per i motociclisti: una guida per chi costruisce le infrastrutture stradali
Per la prima volta in Italia un gruppo di ricercatori universitari ha pubblicato uno studio mirato a migliorare, in termini di sicurezza, la circolazione dei veicoli a due ruote. Edito nel volume Una guida per chi progetta e costruisce le infrastrutture stradali, lo studio è il risultato di anni di impegno, a favore della sicurezza stradale, dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento e del Territorio (DISTART), settore Strade, della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, diretti dal professor Giulio Dondi.
Realizzata in collaborazione con l’Associazione Motociclisti Incolumi (AMI) e l’Amministrazione provinciale di Forlì-Cesena, la guida tratta l’aspetto normativo della progettazione, le metodologie di analisi della sicurezza delle infrastrutture già esistenti o in fase di progettazione, le tecniche di rilievo per la valutazione delle caratteristiche geometriche e strutturali, l’identificazione dei tratti e/o dei punti singolari a minor sicurezza. Illustra la dinamica del veicolo a due ruote ed esamina quella di alcuni incidenti motociclistici al fine di stabilire le cause più probabili che li hanno determinati, l’importanza del punto di contatto tra lo pneumatico e il piano viabile quale condizione di sicurezza imprescindibile per un controllo sicuro del veicolo, gli eventi successivi alla perdita di controllo del veicolo a due ruote e le conseguenze derivanti dall’impatto del pilota contro le barriere di protezione o gli altri elementi lungo la carreggiata.
È arricchita di una vasta bibliografia che permette di approfondire alcune tematiche specifiche e di reperire i riferimenti utilizzati per la trattazione dei vari argomenti.
“L’idea di realizzare questo volume è nata dalla constatazione che i motociclisti – a tutti gli effetti ‘utenti deboli’ della strada – non sono sufficientemente tutelati dalle attuali Normative” afferma Giulio Dondi, professore Ordinario di Costruzioni Stradali all’Università di Bologna e direttore DISTART. “In questo studio abbiamo individuato alcuni accorgimenti progettuali e costruttivi che consentono di ridurre l’incidentalità stradale e le conseguenze di un incidente”.
Il volume sarà presentato alle autorità, ai media e al pubblico nel prossimo autunno.
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