Skoda Kodiaq: immaginato il possibile aspetto del SUV ceco [RENDERING]
Un design che ricorda il Vision S Concept
Si ritrovano alcune delle soluzioni stilistiche del Vision C Concept. Un frontale pronunciato, gruppi ottici ricercati e una mole che trasmette robustezza. È immaginato così il prossimo Skoda Kodiaq.
Recuperando alcuni concetti ammirati sul citato prototipo al Salone di Ginevra 2016, l’immagine proposta nell’occasione raffigura un mezzo dalle dimensioni generose, i fianchi scolpiti e arricchito da elementi paracolpi. Il frontale piuttosto elaborato, appare definito su linee orizzontali che contrastano con l’andamento verticale dei listelli della griglia, e risulta caratterizzato da gruppi ottici dal disegno tagliente. L’andamento del tetto, in questa ipotesi stilistica e anche come suggerito dall’esemplare di prova immortalato, risulta spiovente verso la zona posteriore e sono visibili anche nervature abbastanza pronunciate.
Il Kodiaq, nome che rimanda a Kodiak, un termine che fa riferimento a una città e un’isola dell’Alaska oltre che a una specie di orso, sarebbe realizzato su base MQB. Condividerebbe propulsori e trasmissioni con altre vetture del Gruppo Volkswagen. La trazione sarebbe di tipo anteriore o integrale, secondo le indiscrezioni emerse, e la gamma potrebbe partire da un modello equipaggiato con motore 1.4 turbo alimentato a benzina, presumibilmente TSI, passando anche a unità diesel TDI da 1.6 o 2.0 litri con differenti gradi di potenza. Potrebbe essere incluso anche un propulsore bi-turbo da 237 cavalli, condiviso con la Volkswagen Passat. Le unità sarebbero associate a un tipo di cambio manuale sei marce o un automatico doppia frizione sette velocità. Tra le versioni, in base ai rumors, figurerebbero anche una Sportline o Scout e si parla anche di un potenziale modello ibrido, riprendendo la soluzione introdotta dal Vision S Concept. Un’architettura propulsiva costituita da un motore di cilindrata 1.4 a benzina di 154 cavalli e un altro elettrico da 54 cavalli legati a un cambio DSG sei rapporti. Quindi un secondo cuore sempre elettrico da 114 cavalli presente sull’asse posteriore. Questa soluzione garantirebbe 222 cavalli di spinta, in grado di far raggiungere al veicolo i 100 km/h in 7,4 secondi, con un’autonomia totalmente elettrica attorno ai cinquanta chilometri. Le emissioni di CO2 si aggirerebbero sui 45g/km, da indicazioni.
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