Smog, a Napoli blocco delle auto per sei giorni: dal 2 all’8 gennaio

Riscaldamenti fino a 18 gradi in ufficio

Blocco auto Napoli - Mentre a Milano il livello di Pm 10 è in calo, a Napoli è stata diramata un'ordinanza comunale che impone il blocco del traffico per sei giorni a causa dell'emergenza smog. Divieto di circolazione nella città partenopea dalle 9 alle 17 del 2, 4, 5, 7 e 8 gennaio e dalle 9 alle 12 del 3 gennaio.
Smog, a Napoli blocco delle auto per sei giorni: dal 2 all’8 gennaio

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha emanato un’ordinanza con la quale vieta la circolazione delle auto in città per sei giorni e impone il limite massimo della temperatura dei riscaldamenti a 18 gradi centigradi in ufficio. Così come a Roma e a Milano, anche nel capoluogo campano le polveri sottili hanno abbondantemente sforato la soglia di guardia, così come testimoniato dai dati Arpac della rete regionale relativi ai giorni dal 24 al 28 dicembre.

Il provvedimento del comune di Napoli prevede il divieto di circolazione, che comprende i veicoli Euro 4, sull’intero territorio dalle 9 alle 17 del 2, 4, 5, 7 e 8 gennaio e dalle 9 alle 12 del 3 gennaio. Misura questa che revoca il blocco auto precedentemente previsto per i giorni 1 e 6 gennaio. Insieme al blocco auto l’ordinanza impone, fino al 6 gennaio, anche il limite di 18 gradi per i riscaldamenti negli edifici civili e di 17 gradi negli edifici industriali, mentre si potranno tenere i riscaldamenti accessi per un massimo di 9 ore.

Intanto a Milano le concentrazioni di Pm 10 sono in calo così come registrato nelle rilevazioni di ieri, terzo e ultimo giorno di blocco del traffico nel capoluogo lombardo. Le polveri sottili sono scese a 45 microgrammi al metro cubo, sotto la soglia di sforamento dei 50, nella centralina Arpa di Milano Verziere, mentre sono oltre il limite, 51 e 59, ma comunque in calo, a Milano Senato e Milano Pascal. A quanto pare un contributo decisivo alla riduzione dei livelli di Pm 10, più che il blocco del traffico, lo ha dato il “cedimento dell’alta pressione” e l’arrivo di un po’ di vento, come hanno sottolineano da Arpa Lombardia.

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