Stellantis: chiude lo stabilimento Jeep, licenziati oltre 1.200 dipendenti

Lo stabilimento di Belvidere dove viene prodotta Jeep Cherokee chiude definitivamente

Stellantis: chiude lo stabilimento Jeep, licenziati oltre 1.200 dipendenti

Uno dei più famosi stabilimenti del gruppo Stellantis negli Stati Uniti chiuderà a breve i battenti. Il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA e guidato a livello globale dall’amministratore delegato Carlos Tavares, ha annunciato nelle scorse ore di sospendere a tempo indeterminato la produzione del suo stabilimento di Belvidere in Illinois dove attualmente viene prodotta Jeep Cherokee. Tutti gli oltre 1.200 dipendenti del sito produttivo saranno licenziati.

A Belvidere Stellantis dice stop e licenzia oltre 1.200 operai

Stellantis però ha promesso di aiutare i suoi operai a trovare un nuovo lavoro. Nel suo comunicato il gruppo automobilistico ha confermato che la produzione sarà interrotta il 28 febbraio 2023. I motivi di questa decisione sarebbero il calo della domanda del veicolo prodotto in quella fabbrica a causa della pandemia di coronavirus e le difficoltà per la carenza di microchip che hanno causato più volte l’interruzione della produzione a Belvidere.

Stellantis in proposito ha dichiarato: “Il nostro settore è stato influenzato negativamente da una moltitudine di fattori, come l’attuale pandemia di COVID-19 e la carenza globale di microchip, ma la sfida più impattante è l’aumento dei costi legati all’elettrificazione del mercato automobilistico”.

Anche se la produzione della Cherokee termina a Belvidere, continuerà a essere realizzata a Toledo, Ohio, dove Stellantis produce anche la Jeep Wrangler e la Gladiator. Senza Belvidere, Stellantis dovrebbe ampliare la produzione dei Cherokee in Ohio, oltre a rendere disponibile alla vendita la fabbrica, che potrebbe portare un nuovo player sul mercato americano, magari un produttore cinese, che garantirebbe posti di lavoro locali.

Intanto il sindacato UAW è molto arrabbiato con Stellantis per la chiusura della fabbrica. In una dichiarazione, Ray Curry ha dichiarato: “Riteniamo che il gruppo automobilistico sbagli gravemente chiudendo questa fabbrica, che ha prodotto profitti per l’azienda dal 1965”.

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