Stop auto benzina e diesel 2035: il n° 1 di Volvo “Non tornate indietro”
Il messaggio di Jim Rowan: "Serve politica forte e progressista"
Il possibile blocco dell’Unione Europea alla vendita delle auto endotermiche dal 2035 continua a far discutere e ad essere uno dei temi chiave del mondo automotive. Lo stop alla procedura di approvazione ha soddisfatto una parte e scontentato un’altra. Tra questi c’è anche Volvo, tramite il suo numero uno Jim Rowan.
”Uno sviluppo preoccupante”
L’amministratore delegato del marchio svedese ha utilizzato il suo profilo Linkedin per esporre il proprio pensiero: “Ora alcuni di loro stanno tentando di far deragliare il processo. Si tratta di uno sviluppo profondamente preoccupante e deludente”. Ricordiamo che Volvo è una delle case ad aver abbandonato lo sviluppo dei motori endotermici già da un po’ di tempo, puntando il 2030 come anno in cui la gamma del marchio proporrà un listino solamente di vetture a zero emissioni.
L’appello all’Unione Europea
Il messaggio di Rowan prosegue con un appello al governo continentale: “Ora non è il momento di fare marcia indietro e di bloccare gli obiettivi climatici basati sulla scienza per il nostro settore. Ora non è il momento di anteporre interessi politici interni alla salute e al benessere del nostro pianeta e dei cittadini dell’Ue e in effetti delle generazioni future. Ora è il momento di una politica e di una leadership forte, decisa e progressista”.
Ribadendo la decisione presa dal marchio svedese, su cui Goteborg non intenzione di fare marcia indietro: “La Volvo si impegna a diventare un’azienda automobilistica completamente elettrica entro il 2030 sulla strada per la neutralità climatica entro il 2040. Siamo consapevoli del nostro dovere di aiutare a proteggere il pianeta”.
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Comprensibile l’atteggiamento contrario di Volvo che aveva iniziato gia’ la riconversione della sua produzione verso l’elettrico sperando di poter bruciare i concorrenti proponendo questa novita’,forse convinta di riscontrare unanimi consensi. Cio’non e’stato in quando la maggior parte della popolazione ha capito che l’emissione in atmosfera di inquinanti provenienti dal fossile non cambia affatto, in quanto si spostera’ per per la immensa quantita’ di energia elettrica occorrente che,comunque dovra’ essere prodotta ricorrendo alla combustione di materiali fossili ( carbone e petrolio).Le aspettative commerciali sono una cosa, mistificare giocando sull’ambiente non e’ corretto ! Non vi e’ alcun motivo reale per cui i cittadini di una Nazione debbano acquistare strumenti di locomozione a batteria per gli interessi di uno o piu’ costruttori che hanno ritenuto di mutare le loro produzioni, sarebbe ,se le Nazioni non si opponessero a questi dictat, una violenza insopportabile !