Stop auto inquinanti dal 2035, Salvini sui biocarburanti: “La partita non è finita”
Spiraglio di apertura dalla Commissione Ue: "Sui biofuel il dibattito continuerà"
Ieri il Consiglio Ue ha approvato il provvedimento sullo stop ai motori endotermici dal 2035, per la quale è stato decisivo l’inserimento della deroga agli e-fuel (sui quali permangono dubbi sull’impiego su larga scala) che ha accontentato le richieste della Germania. L’esito del voto in Consiglio, che tra le alternative consentite dopo il 2035 non prevede i biocarburanti sui quali puntava l’Italia, non scoraggia comunque il governo Meloni nella possibilità di riaprire l’accordo.
Salvini: “La partita non è finita”
Su tale possibilità confida il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che in un post sulla sua pagina Facebook scrive: “La fermezza dell’Italia garantisce un’altra possibilità di sopravvivenza ai motori a combustione, anche dopo il 2035. Ora è necessario più coraggio. L’approccio ideologico della Commissione si è limitato ad aprire agli e-fuel, confidiamo che gli esperti sappiano dimostrare anche la piena sostenibilità dei biocarburanti. In questo senso va letta la posizione nel nostro governo a Bruxelles: non è ancora sufficiente e siamo determinati affinché prevalga la ragionevolezza. Gli obiettivi restano sempre gli stessi: difesa dell’ambiente, tutela del lavoro, protezione delle imprese. E l’anno prossimo, con il voto, ci saranno nuovo Parlamento e nuova Commissione: la partita non è finita”.
Un timido spiraglio di apertura sui biocarburanti
Al di là del cambio dello scenario politico europeo con il voto previsto 2024, un timido spiraglio di apertura è arrivato nelle serata di ieri attraverso le parole di Kadri Simson, commissaria Ue all’Energia: “Abbiamo avuto una discussione con il ministro italiano sui biocarburanti. Il tema è stato sollevato nei giorni scorsi, ma la nostra intenzione durante tutto il percorso era di non riaprire l’accordo negoziato, bensì di dare le rassicurazioni necessarie per permettere che il voto andasse a buon fine. Ci aspettiamo che il dibattito con i Paesi membri sull’implementazione accordo continui, la Commissione agirà nel pieno rispetto del mandato legislativo”.
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