Subaru XV 2.0 D, Prova su strada
Boxer e trazione 4X4 permanente per il crossover delle Pleiadi
Subaru XV 2.0 D: è Basata sulla piattaforma del modello forse più famoso della casa giapponese, la Impreza, e ne mantiene parte delle caratteristiche, partendo da propulsori e schema della trazione, ma anche il baricentro molto basso, grazie appunto ai boxer che possono essere posizionati più in basso di altri motori. Sale l’altezza da terra, che è di ben 22 centimetri, e le sospensioni hanno una taratura votata al comfort. La sorpresa è che, anche se rollio e beccheggio non sono tra i più contenuti, se la si spinge al limite svela doti inattese, con una tenuta di strada ed una stabilità eccellenti. Una crossover atipica quindi, che ci ha saputi convincere da molti punti di vista, anche grazie al generoso diesel da 2.0 litri, a 4 cilindri contrapposti, silenzioso e privo di vibrazioni, ma capace di quasi 150 cavalli e di spingere la XV in modo ottimale in ogni contesto. Sottotono invece gli interni, che hanno un aspetto un po’ datato come stile, incluso il sistema di infotainment, peraltro ottimo a livello di funzionamento, ma poco accattivante nel suo layout estetico.
Design e Interni:
Carattere sportivo, quello che ci si aspetta da una Subaru
La XV interpreta il concetto di crossover a modo suo. Lo scopriremo soprattutto guidandola, ma anche a livello estetico ha le sue peculiarità. Non è una Impreza con fronzoli da fuoristrada, come le Audi Allroad o vetture di altri marchi. Ha una identità propria, è un modello che difficilmente si può confondere con altri. Moderna e sportiva, è contraddistinta da alcuni dettagli di carattere, come i bellissimi cerchi da 17” bicolori, o i parafanghi ed i paraurti scolpiti e muscolosi, che al contempo preservano una linea sobria e pulita, resa sportiva dal taglio del tetto basso, e del lunotto molto spiovente. Compatta nelle dimensioni, con una lunghezza inferiore ai 4 metri e mezzo (445 Cm), è ben piazzata con una larghezza di quasi 1,8 Mt. Il frontale mostra fiero il logo della casa, in mezzo alla calandra in plastica nera a rombi, con una cornice ed un elemento orizzontale, entrambi cromati. Ai lati i gruppi dei fari ben profilati danno carattere al muso della XV, insieme alle nervature sul cofano. Nella parte inferiore del paraurti, che altrimenti risulterebbe pesante nell’aspetto, trova posto una seconda “bocca”, in plastica nera, con la parte in tinta limitata alle due porzioni laterali, dove sono alloggiati i fendinebbia. La fiancata è pulita e slanciata, con un taglio sulla linea alta delle portiere, che si va evidente nella parte posteriore ed una nervatura nella parte inferiore, che le dona carattere. Lo stesso dicasi per i passaruota bombati, sottolineati dalla linea che li sovrasta. La connotazione da crossover viene ribadita da particolari però poco “urlati”, come i piccoli profili in plastica nera a contrasto con la carrozzeria sui due parafanghi e sotto le portiere. L’elemento che forse più ci è piaciuto della XV sono i cerchi bicolore, con una porzione in alluminio che contrasta con parti verniciate. Sono abbinati ad una generosa gommatura 225/55 R17, nel nostro caso con delle ottime invernali Pirelli Sottozero3. Il posteriore è la parte forse più personale della XV, e per questo quella che deve essere più assecondata dai gusti personali. A noi non spiace affatto, ma è contraddistinta da un paraurti “importante”, tanto per lo sviluppo generoso, quanto anche per le forme pronunciate, rimarcate da una linea sporgente rispetto a quella di portellone e fari. Bello il lunotto, piccolo e spiovente, chiuso in alto da un piccolo spoiler.
Interni: Ottima la dotazione, un po’ freddo l’aspetto
Salendo a bordo sembra quasi di cambiare auto. Tanto moderna ed alla moda fuori, quanto sobria ed old style dentro. Il contrasto è ulteriormente rimarcato da un sistema di infotainment dall’aspetto un po’ datato. Tra strumentazione e console centrale la XV è dotata di ben 3 display: uno più piccolo tra contagiri e tachimetro, uno sulla parte alta della console che riporta i dati dell’auto, come quelli relativi ai consumi, infine un terzo di tipo touch, che è quello principale, per radio, navigatore ed infotainment vero e proprio. Al di là della grafica, i dati e le funzioni sono completamente separati, non vengono riportate, per esempio, le indicazioni del percorso da seguire sul display davanti al guidatore. Di contro il touchscreen risponde molto bene ai comandi ed è velocissimo nella navigazione tra le varie funzioni o nell’inserimento di un indirizzo nel navigatore. Il volante, un 3 razze in pelle dal bell’aspetto, è ricco di tasti, posti sulle due razze di destra e di sinistra, e con altri comandi posti in basso a sinistra (alle ore 7 circa, per intenderci) per navigare nel menu dei dati auto (quelli sul display nella parte alta della console). Sono poco intuitivi inizialmente, ma funzionali. Infatti, appena ci si prende la mano, si riesce a fare tutto senza distrarsi troppo e senza distogliere lo sguardo dalla strada. In particolari condizioni di luce abbiamo notato che lo schermo del navigatore soffre del riflesso del sole e finisce per essere di difficile visibilità, costringendo in tali frangenti ad affidarsi alle sole istruzioni audio. Si fanno apprezzare le finiture, con piacevole alluminio satinato di colore scuro sulla console centrale, e materiale morbido al tatto nella parte superiore del cruscotto. L’esemplare da noi testato era in allestimento Unlimited, che offre di serie, per citare i principali plus: cruise control, clima bizona, telecamera posteriore, navigatore, sedile lato guida elettrico e sistema keyless con tasto di accensione che sostituisce il classico blocchetto. Di serie invece la presa Usb e la seconda da 12v nel portaoggetti sotto al bracciolo centrale, oltre ad una dotazione di tutto rispetto. Comoda la seduta e buona l’abitabilità interna. Il bagagliaio ha una capacità discreta, con i suoi 380 litri, che abbattendo i sedili diventano 1.270.
Comportamento su Strada:
Baricentro basso e Symmetrical AWD garantiscono una tenuta di strada superlativa
Alle prime curve notiamo subito come l’assetto dell’XV sia parecchio morbido, rispetto ai canoni delle Subaru più sportive, con un rollio ed un beccheggio abbastanza accentuati. In realtà la cosa si fa sentire più dal punto di vista del confort piuttosto che da quello della tenuta di strada, che è comunque molto buona. Il propulsore boxer consente infatti di essere posizionato in basso, ed il baricentro resta quindi vicino a terra, anche se l’altezza minima è da fuoristrada, con ben 22 Cm. La XV poi trae enormi vantaggi dal sistema Symmetrical AWD di Subaru, con trazione integrale permanente. Al giorno d’oggi le versioni a quattro ruote motrici sono prodotte da molte case, ma non sempre i risultati sono gli stessi. Spesso si tratta di auto nate con la trazione su due sole ruote, che adottano sistemi che all’occorrenza spostano parte della coppia motrice sul secondo asse. Un aiuto, certamente utile ad elevare i limiti di trazione, soprattutto quando le potenze si fanno elevate, o per trarre d’impaccio durante una nevicata inattesa, ad esempio. Il sistema di Subaru è un’altra cosa, la sensazione non è quella di guidare una trazione anteriore con le due ruote posteriori che aiutino in alcuni frangenti, o l’opposto: una posteriore con le due gomme davanti a cui venga inviata un po’ di coppia solo quando si renda necessario. La XV è una vera trazione integrale. Subaru, dall’alto di 40 anni di esperienza sul campo, è una delle Case con l’immagine più legata ad una trazione sorprendente, su qualsiasi fondo stradale. Al di là dell’importante esperienza nei Rally, se vi spostate in Paesi in cui le condizioni meteo rendono le giornate con neve e ghiaccio più frequenti che dalle nostre parti, non a caso noterete una maggior presenza di vetture della Casa delle Pleiadi. L’XV non fa eccezione, lo abbiamo testato durante le giornate di piogge intense che tanti danni hanno provocato anche nelle zone dove stavamo provando l’auto. Nemmeno disattivare il controllo di stabilità riesce a metterla in crisi. Curioso che per farlo si utilizzi un tasto fisico, quando ormai siamo abituati a dover cercare il disinserimento dell’Esp in un sottomenù dalla complicata gestione. Sintomatico del fatto che la clientela di questo marchio si può trovare in situazioni dove l’elettronica può essere messa, almeno in parte, a riposo. Questo perché i pregi di una meccanica di livello non hanno necessità di aiuti tecnologici. Il sistema AWD si basa su un differenziale centrale ed un giunto viscoso a slittamento limitato. In condizioni normali la coppia viene distribuita al 50 e 50 fra asse anteriore e posteriore. Così facendo si massimizza la trazione e si assicura una grande stabilità di base. Quando le ruote anteriori o posteriori slittano e si perde trazione, il giunto viscoso provvede a mantenere l’ottimale ripartizione della coppia fra avantreno e retrotreno. Una soluzione che offre un comportamento sportivo, mantenendo nel contempo la massima trazione disponibile. Del resto la XV gode di una insonorizzazione molto elevata per il segmento di appartenenza, che completa un quadro generale di gran comfort, anche alla luce della ottima dotazione.
Motore e Prestazioni:
Boxer diesel, una soluzione unica, che convince
Alcuni anni fa, quando la scelta di non adottare un propulsore a gasolio era oramai fuori dai tempi, Subaru fece una scelta coraggiosa: intraprese una strada sostanzialmente inesplorata, sviluppando il primo motore diesel boxer, per una vettura di serie. Come in altri casi, il progetto prende come base di partenza una unità a benzina, ma ne modifica profondamente le geometrie e la struttura, con un alesaggio ed una corsa “superquadri” (entrambi 96 mm), mentre in origine erano 92 mm x 75. Ne deriva una camera di combustione più compatta, con una accresciuta efficienza, senza però rinunciare a quella sportività tipica dei propulsori a cilindri contrapposti. Subaru di questa architettura ne ha saputo fare un marchio di fabbrica, sostituendosi di fatto ad Alfa Romeo che lo fece in un passato ormai piuttosto lontano. I principali vantaggi del boxer sono una grande fluidità di funzionamento, con una erogazione corposa fin dai bassi regimi e costante in tutto l’arco di utilizzo, oltre alla quasi totale assenza di vibrazioni. Nella guida si fa apprezzare per una buona silenziosità e per doti e prestazioni ottime, ma soprattutto un gran piacere di guida, a qualsiasi andatura. La coppia, di 350 Nm tra 1.600 e 2.400 giri, consente accelerazioni importanti e una ripresa vigorosa anche a bassi regimi senza scalare marcia. Il 2 litri è capace di 147 CV a 3.600 giri, che spingono la XV alla soglia dei 200 Km/h (198 la velocità massima dichiarata), con uno 0-100 in 9,3 secondi. Il cambio manuale 6 marce si fa apprezzare, oltre che per una rapportatura corretta, per gli innesti fluidi e precisi. Di contro la frizione ha un unico difetto, è un po’ ruvida nelle partenze, dove senza una piccola accelerata capita di trovarsi con l’auto che saltella leggermente. Il carattere del diesel, era la prima volta che ne guidavamo uno boxer, ha delle peculiarità che si scoprono con il tempo, non vi sono invece grosse differenze a livello sonoro, come sarebbe lecito aspettarsi.
Consumi e Costi:
Prezzi da 20 mila euro, consumi buoni alla luce della trazione 4X4 permanente
Il prezzo d’attacco della Subaru XV è appena la soglia dei 20 mila euro, con la 1.6i Free proposta a 19.900 euro. Con la motorizzazione 2.0 D, abbinata al cambio manuale e 6 marce, quella da noi provata, il listino parte invece da 24.990 euro. A richiesta è disponibile anche con cambio CVT “LINEARTRONIC”, optional da 2.040 euro. Ricordiamo in oltre che, in abbinamento ai propulsori a benzina, sono disponibili le versioni Bi-Fuel , con impianto GPL. Il tutto viene offerto a poco più di 2.000 euro aggiuntivi. Alla voce consumi, nel nostro test abbiamo rilevato un valore medio di circa 14 chilometri con un litro. Non male, visto che la trazione integrale è permanente.
In conclusione
Una crossover fuori dagli schemi, in perfetto stile Subaru. Versatile si, ma senza rinunciare a propulsori tutti boxer, con il carattere che li contraddistingue, ed alla trazione integrale permanente. Una abbinata che garantisce una tenuta di strada superlativa, da vera 4X4 anche in presenza di fondi a bassissima aderenza.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Aspetto esterno, prestazioni brillanti e tenuta di strada di livello | Interni dal look un po’ datato |
Subaru XV 2.0 D: la Pagella di Motorionline
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