Suzuki: ricavi stabili ma utile in calo per tassi di cambio e costi delle materie prime

Il costruttore giapponese annuncia i risultati finanziari del periodo luglio-settembre 2025

Suzuki: ricavi stabili ma utile in calo per tassi di cambio e costi delle materie prime

Nel corso dell’esercizio, Suzuki ha registrato ricavi pari a 2.864,2 miliardi di yen (16,2 miliardi di euro) e un utile operativo di 276,5 miliardi di yen (1,6 miliardi di euro) valori sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente. Tuttavia, a causa della combinazione tra l’aumento dei costi delle materie prime e la variazione dei tassi di cambio ha determinato, per la prima volta in cinque anni, una contrazione dell’utile operativo semestrale registrato dal costruttore giapponese.

Flessione delle vendite in India, compensata dalla crescita in Giappone e Africa

In India, mercato chiave per Suzuki, le vendite hanno subito un rallentamento dovuto alla riduzione degli acquisti in vista della revisione della Goods and Services Tax. Nonostante ciò, Suzuki è riuscita a compensare tale calo con l’aumento delle esportazioni verso aree in forte espansione come Giappone e Africa, portando il totale delle vendite oltre i livelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Sul mercato interno giapponese, i settori Auto, Moto e Motori marini nei quali Suzuki opera hanno mantenuto volumi stabili.

Stime confermate ma rimane il problema semiconduttori

Alla luce di questi elementi, Suzuki ha confermato le previsioni per l’intero anno fiscale, con il costruttore nipponico che osserva segnali incoraggianti di ripresa sul mercato indiano e prevede benefici dall’indebolimento dello yen, sebbene la carenza di semiconduttori continui a rappresentare una variabile rilevante. Per le stesse ragioni, le stime sui dividendi restano invariate rispetto alle precedenti previsioni: 45 yen (0,25 euro) annuali, 22 yen (0,12 euro) come dividendo intermedio.

Giù auto, su moto

Nel periodo luglio–settembre 2025, i ricavi sono aumentati di 9,2 miliardi di yen grazie alle maggiori vendite di veicoli di piccola e media dimensione in Giappone. L’utile operativo è invece diminuito di 58,5 miliardi di yen, mentre l’utile netto si è attestato a 192,8 miliardi di yen, in calo rispetto all’anno precedente. Nel settore Auto si è registrata una flessione globale delle vendite, mentre il comparto Moto ha chiuso in crescita con +88.000 unità.

Guardando all’esercizio 2026, Suzuki mantiene invariate le precedenti previsioni, sottolineano la difficoltà di formulare stime affidabili in un contesto ancora frenato dalla carenza di semiconduttori. Il costruttore giapponese afferma di lavorare a soluzioni alternative, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto sul business.

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