The Crew 2, gare arcade in un open world sempre più grande [RECENSIONE]
Non solo auto e moto, ma anche aerei e motoscafi
Quattro anni dopo l’uscita del primo capitolo, è arrivato il momento di mettere le mani su The Crew 2, l’ultima opera sviluppata dai ragazzi di Ivory Tower e distribuita da Ubisoft. Quando arrivò il primo capitolo sui nostri PC e console, notammo immediatamente come The Crew fosse un titolo immensamente ambizioso, che come altri avversari voleva puntare sull’interazione tra racing game e open world (ci viene in mente Forza Horizon, ma non è l’unico). Il titolo era incredibilmente promettente, ma forse era martoriato da qualche bug di troppo e da un’idea che, seppur buona, non era forse stata sviluppata a dovere. Chi ha apprezzato quel primo episodio, però, sarà felice di sapere che moltissimi di quei problemi sono letteralmente scomparsi o quasi. Come descrivere in una parola The Crew 2? Noi diremmo “tanto”. Sotto qualsiasi aspetto.
Come si gioca a The Crew 2?
Per chi non ha mai avuto l’opportunità di giocare al primo capitolo, The Crew 2 è un racing game open world. Ovvero un gioco di corse basato su una mappa esplorabile grande quanto gli Stati Uniti. Non è un modo di dire, in quanto i numerosissimi eventi ai quali è possibile partecipare spaziano da New York a Los Angeles, passando tra Las Vegas e Chicago. Deserti e montagne, mari e autostrade, tutti costellati sia di mini-giochi (un esempio su tutti, la fotografia al coccodrillo) che di gare da mozzare il fiato. Il nostro personaggio, personalizzabile, non è inserito in nessuna trama vera e propria, come accade invece in The Crew. Semplicemente vuole diventare famoso come il più bravo pilota di tutti gli Stati Uniti. Per fare questo si dovrà cimentare in numerosissime discipline, dagli street race illegali nel traffico alle sfide su vetture da Formula 1 (con licenza, come la Red Bull). Non solo auto, però, in quanto la grande novità di The Crew 2 è l’introduzione anche degli aerei acrobatici e dei motoscafi entrobordo da competizione. Sono a disposizione circa 200 veicoli, tutti dotati di licenza ufficiale. Se non siete appassionati di alcune discipline, come gli aerei, forse alcuni nomi potranno sembrarvi oscuri, ma sono tutti rintracciabili nel mondo reale. I veicoli sono personalizzabili esteticamente e meccanicamente, soprattutto più si avanza nel gioco. Il livello di successo viene misurato con le vittorie, naturalmente, i premi in denaro vinti e, anche questa grande novità, con la propria popolarità, misurata esattamente come molti youtuber e intagrammer misurano il proprio successo: i follower.
The Crew 2 alla prova del joypad
Iniziamo subito con il dire che The Crew 2 è un gioco di impronta assolutamente arcade. Se siete degli appassionati di “Assetto Corsa”, sappiate che la simulazione in questo titolo è stata messa piuttosto da parte. Non che sia un titolo in stile Wipeout, sia ben chiaro. Anzi, i modelli di comportamento delle vetture sono stati raffinati moltissimo rispetto al primo titolo e questo rende l’esperienza di gioco ancora più immersiva. In redazione addirittura ci siamo permessi di usare sia il joypad che il volante con force feedback, a nostro giudizio il migliore compromesso per godere appieno del titolo. Durante la partita ci aggireremo tra “hub” e basi operative, diverse a seconda della disciplina seguita. Più urbana per le street race, per esempio, o più professionali per quelle con le vetture da competizione raffinate. Inizialmente la modalità di guida sembrerà poco personalizzabile, soprattutto per i videogiocatori più esperti, ma andando avanti nella carriera noteremo come le singole modifiche e i vari settaggi delle vetture e dei mezzi più complessi possono fare veramente la differenza. Questo approccio potrà sembrare forzato all’inizio, ma garantisce anche una curva di apprendimento a nostro giudizio ben calibrata, rendendo The Crew 2 accessibile anche ai videogiocatori meno incalliti. L’enorme mappa a disposizione è esplorabile su strada in maniera completamente libera, ma ci si può anche semplicemente “teletrasportare” da una gara all’altra se si vuole arrivare subito “al punto”.
The Crew 2: grande lavoro grafico e sonoro
Pur non raggiungendo magari dei livelli stratosferici, The Crew 2 è oggettivamente dotato di una grafica di primo livello. Molto più equilibrata nella qualità rispetto anche al suo predecessore. I risultati migliori, ovviamente, si possono ottenere solo con le console da gamer “professionisti”, vale a dire Xbox One X e Playstation 4 Pro, ma anche gli utenti delle “normali” PS4 e Xbox One potranno godere di prestazioni davvero incredibili. Le vetture sono riprodotte in modo eccelso e anche le ambientazioni sono di assoluto livello. Quasi tutti gli elementi presenti sui percorsi di gara sono interattivi, a parte quelli che per ovvie ragioni non possono esserlo, e completare le gare potrà essere in alcune occasioni una vera e propria avventura. Anche l’intelligenza artificiale degli avversari si è rivelata buona, anche se a volte un po’ piatta. L’emozione del testa a testa ogni tanto viene un po’ a mancare, sostituita però dall’adrenalina di essere da solo contro tutti. Come detto, il comportamento delle vetture è ben raffinato, seppur non eccessivamente profondo. Questo vale soprattutto per i mezzi di terra, perché su aria e acqua ci siamo lasciati prendere molto di più dalla novità dell’esperienza, mentre il realismo dei comandi e del comportamento di motoscafi e aerei ci è sembrato latente. Del resto chi vi scrive ha esperienza in pista, ma la Formula 1 di motonautica non l’ha mai fatta e meno che meno si è lanciato in evoluzioni su piccoli aerei monoposto. Magari se invece qualche nostro lettore ha esperienza, potrebbe dirci cosa ne pensa.
In definitiva, The Crew 2 è un racing game arcade decisamente ben fatto e progettato, che vi terrà ancorati al joypad per ore senza annoiarvi. Non è ancora privo di difetti, ma la lezione del primo capitolo è stata senza dubbio imparata e gli utenti sono stati ascoltati.
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