Tom Tjaarda: il mondo dei motori piange la scomparsa del designer americano
Si legò soprattutto a Fiat, Lancia, Ferrari, De Tomaso e Lamborghini
Tom Tjaarda, designer automobilistico di respiro mondiale, è purtroppo venuto a mancare. Nato a Detroit nel 1934 da papà olandese, Tjaarda vide il suo destino segnato già nell’adolescenza quando decise proprio di seguire le orme del papà: Joop Tjaarda, difatti, negli anni trenta era un disegnatore di automobili (sua la Lincoln Zephyr). Difatti, una volta laureatosi in architettura presso l’Università del Michigan non esitò a trasferirsi subito in Italia, patria del design automobilistico.
Non a caso, Tjaarda stabilì proprio coi marchi italiani un continuo e duraturo rapporto: Ghia, Innocenti, Pininfarina, Fiat, Lancia, Ferrari, De Tomaso e Lamborghini furono i brand del Bel Paese cui il designer americano di papà olandese e successivamente adottato in Italia dedicò buona parte della sua vita professionale.
Tra le 84 vetture cui Tjaarda impresse la sua firma nello stile non possiamo non ricordare le Fiat 2300 Pininfarina (sia in versione Coupè che Cabriolet), 124 Spider e Barchetta facelift, le Lancia Flaminia 2.8 e Fulvia 1600 HF Competizione, le Ferrari 330 GT 2+2 e 365 GT California Spider, le De Tomaso Deauville, Pantera e Longchamp, ed infine la Lamborghini Diablo (per il design degli interni).
Tuttavia Tjaarda non mancò di prestare la sua creatività a marchi esteri per la definizione di numerose vetture: Volkswagen (Karmann 1500 Coupè), Chevrolet (Corveir Coupè e Corvette Coupè), Mercedes (230 SL Coupè), SEAT (Ronda), Chrysler (LeBaron e Imperial), Qvale (Mangusta), Spyker (GT Sport), ed infine Shelby (Series 2 e Mustang GT500).
(Photo credit: www.tom-tjaarda.net)
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