Toyota ha venduto tutte le azioni di Tesla
Ha pesato la mancata evoluzione della partnership su auto elettriche
I più informati senz’altro ricorderanno che nel Maggio del 2010 Toyota acquistò azioni di Tesla per un valore di circa 50 milioni di euro. Fu così che i due costruttori mostrarono la loro intenzione di “cooperare nello sviluppo di veicoli elettrici, parti, e sistemi di produzione e supporto ingegneristico.” All’epoca in cui i fatti si svolsero, Elon Musk non fece fatica a definire “storica” questa inedita partnership, mentre Akyo Toyoda, nel descrivere la sua prova su strada della Tesla Roadster dichiarò senza mezzi termini di sentire “il vento del futuro.”
A distanza di 7 anni da quel giorno in cui Toyota entrò nel capitale di Tesla, il costruttore giapponese ha fatto sapere di aver provveduto a vendere tutte le azioni della casa costruttrice californiana di cui era proprietaria. Nello specifico la vendita delle azioni è stata una logica conseguenza della mancata evoluzione degli iniziali progetti sulle vetture elettriche da parte dei due costruttori.
Non a caso un portavoce di Toyota non ha mancato di affermare chiaramente che la causa della vendita delle azioni da parte di Toyota è stata dovuta al non proseguimento di alcuni progetti iniziali riguardanti le auto elettriche. Queste le sue parole: “la nostra partnership dedicata ai veicoli EV con la Tesla è finita: visto che non ci sono stati sviluppi su quel fronte, abbiamo deciso che era giunto il momento di vendere la nostra quota rimanente.”
Inoltre, la scelta di Toyota di tagliare i ponti con Tesla è la diretta conseguenza anche di aver dato vita già dalla fine del 2016 ad una propria divisione interna dedicata esclusivamente allo sviluppo di auto elettriche capitanata proprio dal numero uno, Akyo Toyoda. Questa volontà da parte di Toyota è un chiaro segno di voler pensare all’elettrico per la mobilità del futuro dopo che per 20 anni ha provveduto a a promuovere con successo la tecnologia ibrida dei propri modelli.
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