Toyota Prius+: prova su strada
I sette posti più "green" che ci siano
Dire ibrido e pensare a Toyota è quasi automatico: non è un mistero che la casa giapponese sia sicuramente tra i costruttori, se non il costruttore che ha puntato di più su questa tecnologia. D’altronde, sin da quando venne lanciata nel 1997, la sua Prius è l’icona per eccellenza dell’auto ibrida, riuscendo anche a diventare, nei primi 4 mesi del 2012, l’auto più venduta al mondo. Se in Italia, specialmente a Milano, siamo forse fin troppo abituati a vederla con la livrea da taxi, altrove, ed in particolare negli Usa, la Prius è praticamente diventata uno status symbol, tanto che non mancano neanche numerosi vip che ne hanno una, tra i quali Demi Moore e Julia Roberts.
Ed oggi, in queste righe, ci apprestiamo a raccontarvi le nostre impressioni riguardo la new entry nella famiglia Prius: la “+”. Un più che sta per più lunghezza, più spazio, e più posti, che adesso sono 7. Stiamo parlando, infatti, della versione monovolume della ibrida giapponese, che rispetto alla berlina è più lunga di 13cm, più larga di 3, e più alta di 9.
Design e Interni:
Stile: indubbiamente caratteristico, e non troppo snaturato dalla coda allungata.
Sin dalla prima versione la Prius ha sempre avuto quell’inconfondibile linea a cuneo, dettata da esigenze aerodinamiche. Aerodinamica che è appunto un elemento imprescindibile per una vettura che fa del contenimento dei consumi una religione (non per niente il cx dichiarato è di soli 0,28). Ed anche questa versione “+”, come le altre, presenta il caratteristico muso corto, con il parabrezza fortemente inclinato. Proprio il muso, secondo noi, è la parte più riuscita, con i fari dal disegno piuttosto aggressivo, ed i led ai lati del paraurti, che sembrano disegnare due feritoie. La fiancata presenta un andamento lineare, piuttosto pulito, ma che, sinceramente, non fa proprio “innamorare”: risulta evidente come parte del design sia stata sacrificata dall’esigenza di ricavare spazio per la terza fila di sedili. In coda spiccano i due grandi stop, ed il paraurti piuttosto pronunciato. Gradevoli, infine, i cerchi da 17” di cui era dotata la vettura in prova.
Plancia e comandi: stile futuristico, ma con comandi razionali e ben disposti.
Saliti a bordo la posizione di guida è proprio quella che ci si aspetta da una monovolume: seduta rialzata, volante leggermente inclinato, gambe non troppo distese, e piacevole sensazione di dominio della strada, derivante dal fatto di stare seduti qualche cm più in alto del solito. Una nota positiva ed una negativa: ci è piaciuto il volante, gradevole da impugnare e dal taglio sportivo, meno la regolazione a scatti dello schienale. Dando un’ occhiata all’abitacolo si nota immediatamente il grande tunnel centrale, davvero alto: su di questo troviamo il bracciolo, due comodi vani portaoggetti, ed i tre tasti attraverso il quale selezionare le diverse modalità di guida. Tutta la strumentazione di bordo è invece concentrata sul mobiletto centrale: qui troviamo, partendo dal basso, la grande manopola del clima, facile ed intuitiva, lo schermo del sistema di infotainment, che include anche il navigatore, e più in alto il cruscotto, interamente digitale. L’aspetto del tutto è futuristico ed indubbiamente originale, ma ciò non è andato a discapito della funzionalità: tutti i comandi ed i tasti sono grandi,e facilmente raggiungibili.
Abitabilità e bagagliaio: flessibilità assoluta, con una miriade di combinazioni possibili.
Grazie alle 7 poltroncine, tutte indipendenti e regolabili singolarmente, le configurazioni che può assumere l’abitacolo di questa Prius+ sono davvero tantissime: ad esempio la fila centrale può scorrere in avanti e indietro, andando a privilegiare lo spazio per le gambe dei passeggeri che siedono o in seconda, o in terza fila. Quasi scontato che tutte quante le poltroncine, inclusa quella del passeggero anteriore, possano essere completamente ribaltate, andando a creare un enorme piano di carico. Per quanto riguarda i sedili della terza fila dobbiamo dire che le due poltroncine sono indubbiamente accoglienti: a meno che non siate un giocatore da basket, si sta comodi anche lì. Quest’ultime, però, rubano ovviamente spazio al bagagliaio, che si riduce notevolmente. Con la terza fila di sedili reclinata, invece, la situazione cambia completamente.
Comportamento su Strada:
Sopratutto comoda, e capace di trasformare il tuo stile di guida.
Chi vi scrive, detto sinceramente, è uno che ama andarci piuttosto pesante con l’acceleratore, ma questa Prius+ ha la capacità di far mutare lo stile di guida. Sarà il condizionamento psicologico derivante dal fatto di essere alla guida di un’auto amata dagli ecologisti, ma al volante di questa Prius+ la vera sfida non è quella di essere sempre il primo nelle partenze al semaforo, ma quella di percorrere più strada possibile sfruttando solamente il motore elettrico, anche a costo di far spazientire qualche milanese stressato, che inizia a suonarti innervosito per la partenza non proprio sprint. Andando delicati con l’acceleratore, infatti, nel traffico, quando la batteria è carica, ci si riesce a muovere anche per lunghi tratti sfruttando solo ed esclusivamente la trazione elettrica, con il motore termico che interviene soltanto quando si supera metà corsa dell’acceleratore. E’ possibile selezionare anche l’apposita modalità “Ev”, che permette di massimizzare l’uso esclusivo del motore elettrico. E vi dobbiamo dire che la sensazione di muoversi nel totale silenzio, sapendo di non emettere neanche un grammo di Co2 è piuttosto gratificante. E poi, se siete di Milano, volete mettere il sottile piacere di oltrepassare i varchi dell’Area C senza dover pagare neanche un centesimo? E comunque, anche nelle altre città, quando ci sono i blocchi del traffico, tendenzialmente le ibride ne sono sempre escluse. Ma lasciate le mura cittadine, dove ovviamente il sistema ibrido si fa sentire maggiormente, come si comporta questa Prius+? Beh, la dote che si apprezza maggiormente è il comfort, sempre di buon livello, mentre la guida non si può di certo dire che riservi chissà che emozioni. Lo sterzo d’impostazione turistica, non troppo pronto e comunicativo, e la marcata tendenza a sottosterzare suggeriscono un approccio più rilassato, pienamente il linea con il temperamento della vettura. Davvero elevati, invece, gli standard si sicurezza, dato che, anche grazie al lavoro dell’Esp, non si riesce davvero mai a mettere realmente in crisi l’assetto della vettura, neanche sul bagnato. Un solo appunto: la modulabilità del pedale del freno non è delle più facili, a causa della presenza del sistema di recupero dell’energia. Quest’ultimo è talmente evidente da funzionare praticamente come freno motore: rilasciando il gas è notevole la decelerazione creata dal sistema.
Motore e Prestazioni:
Per la tipologia di vettura lo sprint è più che adeguato
L’impostazione meccanica di questa Prius+ ricalca grossomodo quella della berlina: sotto il cofano, anzi, a dire il vero anche sotto il pianale, troviamo un tradizionale propulsore termico da 1800cm3, che sviluppa una potenza di 99cv, affiancato da un motore/generatore elettrico da 82cv. C’è anche un secondo motore elettrico, che si occupa invece di avviare quello termico, e che, quando quest’ultimo è in funzione, si occupa anche di ricaricare la batteria agli ioni di litio. Tutti i propulsori sono collegati tra loro dalla trasmissione “Toyota Hsd”, che sostanzialmente ha un funzionamento paragonabile a quello di un normare cambio Cvt, pur non essendolo. La potenza max complessiva sviluppata dalla vettura è di 136cv, che consentono alla Prius+ di muoversi sempre con disinvoltura. L’accelerazione da fermo non è proprio bruciante, ma comunque i 100km/h vengono raggiunti in 11.3 sec, mentre la velocità di punta è di 165 km/h. Va meglio in ripresa, dove il cambio simil-cvt consente uno spunto immediato soddisfacente, mentre l’allungo non è altrettanto brillante.
Consumi e Costi:
Consumi da record in città. Il listino non è leggerissimo,ma la dotazione è molto completa.
Per quel che riguarda le richieste di carburante, ovviamente, l’ibrido fa sentire maggiormente la sua presenza è in città, dove la Prius+ riesce a mettere a segno delle percorrenze inarrivabili per vetture di queste dimensioni, sia a benzina che a gasolio: davvero difficile vedere indicati dal cdb più di 5,8 litri/100km. D’altronde non per nulla la Prius è la vettura preferita dai taxisti. Altrove, ovvero in autostrada e fuoriporta, i benefici dell’ibrido sono meno evidenti, ma comunque le richieste di benzina si mantengono sui livelli di un buon turbodiesel: nella peggiore delle ipotesi si percorrono 6,8lt/100km, ma si può fare di meglio. Per quanto riguarda il listino, la Prius+ in allestimento Style, il top di gamma, viene a costare 33.450€. Nella cifra, indubbiamente consistente, è compresa una dotazione ragguardevole: sono di serie i cerchi da 17”, il sistema key-less, l’head up display,la telecamera posteriore, presa aux ed usb, tetto panoramico ed altro ancora. Praticamente, scegliendo l’allestimento top, l’unica possibilità di personalizzazione è limitata al navigatore satellitare ed alla vernice metallizzata.
IN CONCLUSIONE
Non è certo un mistero che Toyota fosse davvero all’avanguardia nella costruzione di veicoli ibridi, e questa prova della Prius+ ne è stata l’ulteriore conferma. Specialmente in città i benefici sui consumi sono davvero notevolissimi, ma anche nell’extraurbano la vettura, che non è certo piccola e leggera, si difende bene. A ciò, la versione “+” aggiunge una flessibilità ed una modulabilità dell’abitacolo davvero notevoli, che sicuramente faranno comodo alle famiglie numerose, ed ovviamente anche ai numerosi taxisti che indubbiamente la sceglieranno.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
---|---|
Tecnologia ibrida all'avanguardia, che consente consumi urbani eccezionalmente ridotti e flessibilità dell'abitacolo notevole. | Modulabilità pedale del freno migliorabile. |
Toyota Prius+: la Pagella di Motorionline
Seguici qui