Tutor disattivati, ma sulle autostrade restano autovelox, laser e controlli
A luglio dei nuovi sistemi
Gli occhi del sistema Tutor adesso non possono più vigilare, dopo il respingimento dell’istanza di Società Autostrade, in seguito alla sentenza della corte di appello di Roma del 10 aprile scorso. Già da luglio, in via sperimentale, debutterà una nuova soluzione omologata dal ministero dei Trasporti a maggio del 2017, come segnalato dallo stesso gruppo Autostrade per l’Italia, ma non bisogna dimenticare che sulle diverse arterie è sempre presente la Polizia Stradale, costantemente attiva nel monitoraggio della circolazione tramite i vari strumenti a sua disposizione.
La disattivazione non riguarda solo i Tutor ma anche i Vergilius, ovvero una rete di sistemi affini impiegati su alcuni tratti sensibili gestiti dall’Anas. Il provvedimento, come accennato, è legato alla sentenza del 10 aprile, dopo un contenzioso intrapreso nel lontano 2006 fra l’azienda Craft (che ha rivendicato i propri diritti sul brevetto) e la società Autostrade per l’Italia. Alla luce della decisione della corte di appello romana, si è giunti dunque alla progressiva e improrogabile dismissione dei Tutor, seguita da un momentaneo periodo di stasi, prima di una nuova soluzione.
Come affiorato in queste ore sulla stampa nazionale, sulle strade sarà presente un nuovo sistema avanzato e brevettato, associato a un inedito software, che continua ad essere progressivamente installato nelle ore notturne, in modo da non creare disagi alla circolazione. L’intenzione è che sia attivo (in via sperimentale) già da luglio, proprio in occasione del grande esodo estivo e in particolare sui tratti nevralgici del Paese. Ad ogni modo, lungo la transizione, la Polizia Stradale attraverso laser, Trucam e autovelox, continuerà e probabilmente intensificherà la propria funzione di controllo. Se in precedenza, con il Tutor, la sanzione pecuniaria poteva costituire un deterrente piuttosto efficace per far alzare il piede agli amanti della velocità, adesso chi pensa di sentirsi “svincolato”, può invece essere pizzicato e fermato da una coppia di pattuglie e rischiare persino il ritiro della patente. Il rispetto dei limiti di velocità resta sacrosanto nella tutela della sicurezza sulle strade.
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