Veicoli commerciali: immatricolazioni in crescita a gennaio 2023
Sono state registrate 13.264 vendite
Dopo 11 mesi di calo costante delle immatricolazioni, il mercato dei veicoli commerciali ha chiuso gennaio 2023 con una crescita del 9,3% e 13.264 vendite, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE). A confronto, a giugno 2022 erano stati venduti 12.139 veicoli commerciali.
Il calo registrato durante quasi tutto il 2022 ha fatto avanzare il processo di invecchiamento del parco circolante. Infatti, a fine anno, il 41,4% dei 4.227.000 veicoli era composto da mezzi ante Euro 4 e con un’età media complessiva di 14 anni.
La struttura del mercato dell’intero 2022, confrontata con lo stesso periodo del 2021, evidenzia un forte calo delle immatricolazioni da parte dei privati (-22,9%), che si fermano al 18,8% di quota (-2,4%) e delle autoimmatricolazioni che sono scese al 5%.
Anche le società hanno registrato una flessione, fermandosi al 42,7% di quota (-0,6%) mentre il noleggio a breve termine si è fermato al 4,6% di rappresentatività. Il noleggio a lungo termine, invece, è rimasto stabile con una quota del 28,9% del totale (+3,9%).
Il diesel continua a perdere terreno
Analizzando le motorizzazioni, il diesel è sceso al 76,5% di quota nel 2022 (-6,6%). La benzina, invece, è continuata a crescere con una quota del 5,4% (+2,2%) mentre il GPL è salito al 3% di quota. Il metano ha ridotto la rappresentatività all’1,2% mentre i veicoli ibridi hanno registrato un +4,2% e una quota di mercato pari al 10,9%. Gli ibridi plug-in hanno rappresentato lo 0,4% del totale mentre gli elettrici il 2,7%.
Infine, la CO2 media ponderata dei veicoli con portata totale fino a 3,5 tonnellate in tutto il 2022 è scesa del 5,4% a 181,8 g/km rispetto ai 192,2 g/km registrati l’anno precedente.
Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, ha detto: “Con l’attuale trend delle immatricolazioni, per la sostituzione completa del parco circolante sarebbero necessari oltre 26 anni. Considerato che i veicoli commerciali elettrici puri sono oggi appena il 2,7% del mercato per lo sviluppo della mobilità urbana delle merci a zero o bassissime emissioni è necessario puntare sull’estensione degli incentivi anche ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il diesel, a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa. Ribadisco anche l’urgenza di accelerare lo sviluppo della rete delle infrastrutture di ricarica, concedendo un credito d’imposta al 50% dal 2023 al 2025 per gli investimenti privati in ricariche fast da oltre 70 kW”.
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