Veicoli commerciali: marzo in discesa, -3,5% in Italia
Ferrajoli: "Non desta preccupazione, ma il Governo..."
Il mercato dei veicoli commerciali ed industriali in Italia ha subito una flessione, nell’ultimo mese di marzo: le immatricolazioni sono scese del 3,5% nel nostro Paese, rispetto allo stesso periodo del 2017, con un totale di 19.269 veicoli registrati. Un calo che si registra praticamente in tutti i segmenti: -4,7% per i veicoli commerciali leggeri e -4,8% per i pesanti, con l’unica eccezione del +0,5% dei medi. “I dati non sono positivi – le parole di Gianandrea Ferrajoli, vice presidente di Federauto – ma, di per sé, non desta preoccupazione lo scenario generale, in quanto i fondamentali economici dell’Italia sono i migliori dell’ultimo decennio”.
Tuttavia, non manca qualche motivo per vedere il bicchiere mezzo vuoto, soprattutto legato a quanto sta accadendo a Roma: “Ciò che impensierisce noi, i consumatori e tutti gli stakeholders è la forte incertezza derivante dal quadro politico. Tutto questo lo avevamo già previsto a febbraio, registrando un calo di ordinativi – ha concluso lo stesso Ferrajoli – Il settore attraversa una profonda trasformazione dettata dalle nuove tecnologie come LNG ed elettrico ed è indispensabile avere chiarezza sugli incentivi che l’eventuale Governo metterà a disposizione”.
Lo stesso discorso era stato fatto anche per quanto riguarda le autovetture, con il -5,7% fatto segnare il mese scorso ed un po’ di preoccupazione per l’incertezza politica nel nostro Paese. I numeri negativi, comunque, non arrivano solamente in Italia, ma anche il resto d’Europa ha fatto segnare un calo generale delle immatricolazioni. L’unica nazione ad avere un bilancio positivo è stata la Francia (+7,7%), mentre tutti gli altri mercati principali hanno fatto registrare il segno meno: Germania (-7,6%), Regno Unito (-5,9%) e Spagna (-1,9%).
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