Viadotti A24 e A25: in una relazione del Mit si parla di decadimento manutentivo, chieste limitazioni al traffico

Osservati speciali: otto viadotti

In riferimento a una relazione dell'Ufficio ispettivo territoriale di Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardante lo stato di alcuni viadotti di A24-A25, si parla di richieste avanzate dallo stesso ministero, tra cui alcune limitazioni al traffico sui tratti interessati
Viadotti A24 e A25: in una relazione del Mit si parla di decadimento manutentivo, chieste limitazioni al traffico

Un documento dell’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferita proprio allo stato dei viadotti dei tratti autostradali A24-A25, come affiorato in giornata, trattiene l’attenzione dell’opinione pubblica e del ministero sulla circolazione del Centro Italia. Dallo stesso ministero, in base a quanto appreso, è stata richiesta anche una limitazione del traffico proprio sulle vie gestite da Strada dei Parchi, regolamentando in particolare la circolazione dei mezzi pesanti.

“Decadimento manutentivo e incremento dei carichi”

Come riportato dall’agenzia ANSA, all’interno della relazione firmata dal dirigente del ministero, Placido Migliorino, inviata allo stesso ministro Danilo Toninelli e alle prefetture abruzzesi, tra le indicazioni fatte e presenti anche all’interno di una lettera riassuntiva dello stesso ministro e indirizzata alla concessionaria Strada dei Parchi, si mettono in evidenza delle “sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette” riguardanti le arterie A24 e A25, chiedendo quindi una “particolare attenzione” sulla “regolamentazione del transito dei veicoli pesanti”, in modo da garantire le giuste “condizioni di sicurezza”.
All’interno del documento, come segnalato dai colleghi di Repubblica, si fa cenno ad accertamenti mirati per il monitoraggio delle infrastrutture, con “prove di carico su scala reale”. Cosi come un “piano di gestione emergenze” e un “monitoraggio sismico consistente”.
Tra gli altri aspetti sotto la lente d’ingrandimento anche un adeguamento normativo, entro il 30 aprile 2019, riguardante le gallerie presenti sui tratti interessati che potrebbero anche comportare dei provvedimenti, sino ad interdirne il transito.

Ispezioni di inizio ottobre

Ritornando alla relazione, che giunge dopo recenti verifiche, i risultati ricavati da questi accertamenti sono apparsi “molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza”, valutando quanto indicato dal documento dell’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del ministero. Nello stesso si cita un “decadimento manutentivo”, collegato a un “incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione”. Un valore “tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione”, in base a quanto emerso.

Nuova replica da Strada dei Parchi

“Non riesco a parlare con il ministero, non ci riceve.” In sintesi è l’appello dell’amministratore delegato di Strada dei Parchi Spa, Cesare Ramadori, ritornando anche sulla diffida presentata ieri e collegata anche alla mancata consegna dei “progetti per la messa in sicurezza”, secondo quanto riportato dall’ANSA. Lo stesso ad della società ha segnalato, secondo quanto appreso in altra sede, “che non ci sono ancora i contributi statali necessari a coprire l’importo dei progetti”, sempre riprendendo quanto riportato. Ramadori ha fatto presente di non aver ricevuto alcuna risposta alla richiesta di poter incontrate il ministro Danilo Toninelli. Domanda fatta lo scorso 4 ottobre.

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