Volkswagen guida il gruppo di ricerca sul riciclo multiplo delle batterie
Progetto sulle materie prime a ciclo chiuso col consorzio HVBatCycle
Asset fondamentale nel futuro della produzione automobilistica, le batterie per auto elettriche raccolgono attenzioni e investimenti da parte delle Case automobilistiche affinché la facilità e l’economicità dell’approvvigionamento di questo componente decisivo per i veicoli a zero emissioni possano giocare a favore dei costruttore di auto per spingere nel mondo migliore verso l’elettrificazione che in Europa accompagnerà alla porta le auto a benzina e diesel dal 2035.
Gruppo Volkswagen e il consorzio HVBatCycle
Tra gli aspetti più importanti per l’attività dei produttori di batterie e di veicoli elettrici c’è quello di affinare il processo di riciclo e recupero delle batterie al litio. Un fronte sul quale il Gruppo Volkswagen è impegnato in prima linea guidando il consorzio di ricerca HVBatCycle che sta lavorando allo sviluppo di un ciclo chiuso dei materiali.
Recupero multiplo delle materie prime
Con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di risorse provenienti da fonti primarie come miniere o saline, il consorzio HVBatCycle lavoro al recupero multiplo, quindi più volte, delle materie prime essenziali. Così le celle della batteria già realizzate con materiale riciclato vengono nuovamente riciclate, sempre mantenendo lo standard qualitativo originario del materiale. Si tratta di un attività complessa, nella quale i processi si coordinano per produrre materiali secondari di alta qualità, per non inficiare i requisiti di sicurezza. Fattore quest’ultimo fondamentale per le esigenze di efficienza economica e scalabilità dell’attività di riciclo chiuso.
Si punta sul riciclo meccanico-idrometallurgico
Il percorso di riciclo meccanico-idrometallurgico è al centro del progetto di studio del consorzio con i ricercatori che puntano a sfruttare al meglio le sue caratteristiche: ovvero basso fabbisogno energetico e possibilità di decentralizzare alcuni processi in Europa. In questo modo si favorisce l’economia circolare locale e ci si assicura materie prime strategiche per il futuro, contribuendo a ridurre la dipendete del Vecchio Continente da altri Paese del mondo.
Creazione di una catena del valore end-to-end con elevata efficienza economica, attraverso processi innovativi, massimizzando il riciclo e l’efficienza energetica e riducendo al minimo l’impatto ambientale: è questo l’obiettivo a cui mira il progetto del consorzio di ricerca guidato dal Gruppo Volkswagen.
Smontaggio delle batterie e recupero dei materiali
Una volta giunta alla fine del ciclo di vita la batteria al litio viene smontata completamente, con un processo ampiamente automatizzato, fino ad arrivare alla cella o all’elettrodo. In questa attività di smontaggio è inclusa anche la separazione del materiale attivo e dei film di supporto, oltre al recupero della grafite e dei componenti volatili dell’elettrolita. Il progetto prevede che successivamente venga avviato il trattamento idro-metallurigico della “polvere nera”, composta da grafite e metalli della batteria, con l’utilizzo di acqua e solventi chimici, cercando di estrarre in maniera selettiva il litio solubile e di raffinare i metalli contenuti come concentrato di idrossido misto. A questo punto, dalla rinnovata sintesi di materiale attivo catodico, i ricercatori studieranno la necessità e la convenienza di separare i composti metallici per produrre nuovo materiale catodico ad alte prestazioni.
Seguici qui