Volkswagen Up!, prova su strada
Semplice, sbarazzina, ma inconfondibilmente Volkswagen
Diciamocelo chiaramente, senza troppi giri di parole: tutte le volte in cui i tedeschi, loro che sono bravi a fare i “macchinoni”, si sono cimentati nelle citycar, almeno da noi in Italia, non è che ci abbiano preso un granchè, vedi le non troppo rimpiante Lupo e Fox, come anche l’Audi A2. Però adesso la situazione è cambiata, perchè con la Up! in Volkswagen hanno calato l’armeria pesante, e lo si capisce anche dall’ampissima campagna pubblicitaria dedicata al lancio della vettura. E poi, almeno dentro Milano, si vedono già molte più Up! in circolazione rispetto a quanto non accadeva con Lupo e Fox.
Design e Interni:
Stile
Forme semplici e lineari, ma che ispirano simpatia
Lo stile della Up!, in qualche modo, ci ricorda quello dei moderni smartphone, come ad esempio quello dell’iPhone. Le linee della vettura infatti, non sono particolarmente elaborate, con superfici lisce e forme per lo più squadrate, ma proprio questa semplicità, nell’iPhone così come nella Up!, è l’elemento più caratteristico, che poi diventa anche uno degli elementi distintivi del prodotto. Attenzione però: abbiamo parlato di linee semplici, poco elaborate, ma questo non vuol dire di certo banali o poco originali. La Up!, infatti, ha una sua personalità, con quel musetto molto pulito che ispira simpatia, con la grossa presa d’aria sul paraurti che sembra una bocca sorridente, e con il lunotto posteriore molto esteso, che ingloba le luci posteriori. Non ci sono dispiaciuti affatto i cerchioni, che pur non essendo in lega, con il loro sapore vagamente retrò, contribuiscono a dare carattere alla linea della vettura.
Plancia e comandi
Anche qui regna la semplicità, ma con la tipica ergonomia di tutte le Volkswagen
La Up! non è una di quelle citycar che vogliono sentirsi più grandi di quello che sono, dandosi invano delle aree da vettura superiore. Lo si capisce salendo a bordo, dove tutto, dalla plancia alla strumentazione, è essenziale, poco elaborato. Ma non per questo si ha l’impressione di stare in una vettura costruita in economia. Ecco, diciamo che tutto quello che c’è è realizzato come si deve.
Come in ogni Volkswagen che si rispetti, inoltre, tutti i comandi sono a portata di mano, sempre facili ed intuitivi da utilizzare. Ci è piaciuta la posizione di guida, con il sedile con poggiatesta integrato, ed il piccolo volante, tagliato nella parte bassa, elementi che sembrano presi direttamente da una vettura sportiva. Entrambi, tra l’altro, sono dotati di ampie regolazioni, che permettono a chiunque di trovare la posizione corretta. Al centro della plancia, sorretto da un braccio proprio sopra i comandi del clima e della radio, quello che potrebbe sembrare un semplice navigatore è invece il sistema di infotainment, che ha un’interfaccia decisamente user-friendly. L’unico problema è che, ogni qual volta si scende dalla vettura, onde evitare spiacevoli sorprese, è consigliabile ricordarsi di togliere dalla vista il piccolo schermo.
Cosa non ci è piaciuto? Dal posto di guida, a meno di non esibirsi in contorsioni poco piacevoli, non si può abbassare il finestrino lato passeggero, perché il comando dell’alzacristallo elettrico è soltanto sulla portiera di destra e non è riportato anche su quella del guidatore. E poi, come spesso accade sulle piccole a tre porte, ogni qual volta dovete far salire qualcuno dietro, si è costretti a regolare nuovamente il sedile, che non torna in posizione. L’abitabilità, infine, può dirsi senza dubbio soddisfacente, in particolare all’anteriore, dove anche i più alti possono accomodarsi senza nessun problema. Anche i due sedili posteriori, tutto sommato, possono dirsi accoglienti. Manca soltanto un po’ di spazio in altezza, ma in ogni caso, in due dietro, non ci si sente mai troppo “compressi”. Un discorso diverso va fatto per il bagagliaio, dotato di doppio fondo: la capacità di carico è nella media del segmento, ma non brilla per sfruttabilità, data l’imboccatura non troppo larga, ed il piano di carico, sfruttando il doppiofondo, è parecchi centimetri più in basso rispetto alla soglia d’accesso.
Comportamento su Strada:
Molto bene in città, ma è a suo agio anche fuoriporta
Cosa chiedere ad una piccolina come la Up!? Beh, innanzitutto che sia agile e facile da guidare. E la citycar Volkswagen lo è appieno. La si manovra infatti in un fazzoletto, con tutti i comandi, quali sterzo e frizione, morbidi e poco affaticanti. Negli spazi stretti, come ad esempio nelle vie del centro, è difficile chiedere di più. Da segnalare come, tra l’elenco degli optional, vi sia il dispositivo City: un radar che consente di evitare un eventuale impatto, o quanto meno limitarne gli effetti, frenando in automatico la vettura in caso di pericolo a velocità comprese tra i 5 e i 30 km/h. Però, al di là delle qualità cittadine, la Up! si fa apprezzare anche fuoriporta, dove non sembra affatto un pesce fuor d’acqua. Il comportamento della vettura rimane infatti sempre composto e prevedibile, con la rassicurante tendenza del muso ad allargare curve quando si forza un po’, e la coda che invece rimane sempre perfettamente incollata all’asfalto. Persino in autostrada va piuttosto bene: il piccolo tre cilindri, grazie alla quinta marcia piuttosto lunga, non alza mai la voce, mentre sui curvoni e sui viadotti, a 130 km/h, non si ha mai la sensazione di essere vicini ai limiti di tenuta e meccanica.
Motore e prestazioni
Il piccolo tre cilindri porta a spasso la Up! in totale scioltezza
Per tenere bassi i costi, sia di acquisto che di gestione, un motore piccolo ed ecologico è proprio quello che ci vuole: 999 cc e 75 cv quindi bastano e avanzano. Su strada si apprezzano innanzitutto l’assenza di vibrazioni (difetto tipico dei tre cilindri), l’omogeneità e la rotondità di funzionamento. Il propulsore è bello vispo in basso, ma si lascia spremere fino a 5.000 giri/min senza diventare sgradevole. Certo, le prestazioni sono da utilitaria, ma al semaforo non si ha mai la paura di fare la figura della lumaca. Aiutato dalla massa contenuta (925 kg), il tre cilindri riesce infatti a portare la piccola tedesca da 0 a 100 km/h in 13.2 secondi, che sono un ottimo dato per la categoria. La velocità massima è addirittura di 171 km/h, quasi esagerata per una vetturetta come questa.
Consumi e Costi:
Beve poco, e si fa pagare poco (nell’allestimento base, ma con gli accessori…)
Alla guida della Up! consumare poco diventa quasi un gioco, grazie ai diversi grafici del Think Blue, che ti invogliano ad adottare tutti gli accorgimenti suggeriti al fine di “colorarli di blu”: più colore c’è, più è stata ecologica la tua guida. Alla fine scopri che, mentre il consumo indicato dal trip computer guidando normalmente è di 6,4 litri/100km, seguendo il Think Blue si riesce a scendere fino ai 4,8 litri/100km nel ciclo combinato. Passando ai prezzi, la nuova gamma rinnovata prevede come allestimento base la “Take Up!”, offerta al prezzo di 9.750 €, mentre per quella in prova, la Black Up!, ci vogliono 13.300 €. La dotazione però, è indubbiamente completa: non mancano clima, ESP, sistema di navigazione e infotainment integrato Maps+more, ai quali si aggiungono i dettagli specifici di quest’allestimento, come i sedili con rivestimento ad hoc, volante, pomello del cambio e battitacco personalizzato con il logo Up!. E per chi volesse una maggiore praticità, è arrivata anche la versione a cinque porte.
In conclusione
Ebbene sì, siamo pronti scommettere che questa è la volta buona. Dopo i tentativi falliti del passato, finalmente, c’è una piccola tedesca che non dà quella sensazione di incompiuto, di “vorrei ma non posso”. La Up! è infatti una piccola tuttofare, inconfondibilmente tedesca, ma anche “simpatica” (il che per le seriose auto teutoniche è una vera rarità). Che poi, pensandoci bene, era proprio la simpatia quello che mancava a vetture come la Lupo, auto che pur essendo piccole, volevano porsi come ciò che non erano. La Up! invece è semplice, sbarazzina, simpatica, senza però darsi troppe arie.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
---|---|
Su strada è sempre piacevole in tutte le circostanze. Motore vivace e mai rumoroso. | Alcune soluzioni scomode: manca l'alzacristallo elettrico del passeggero ed i sedili sono senza memorie. |
Volkswagen Up!: la Pagella di Motorionline
Seguici qui
meglio la panda..
una gran macchina…provata sia nella versione a metano che a benzina..ottima impressione…la panda deve fare molta strada per arrivare al pari…PS i cerchi che si vedono in foto sono in lega
Guardate che quelli sono cerchi in lega!
io l’ho ordinata con i cerchi in lega vercsione “triangle” ma..anche quelli montati nella foto sono cerchi in lega da 16”!!