Volvo ES90: la nuova berlina elettrica verrà prodotta da fine estate

Con architettura 800V e l'utilizzo di materiali riciclati

Volvo ES90: la nuova berlina elettrica verrà prodotta da fine estate

La Volvo ES90 sarà il prossimo nuovo modello del marchio svedese ad arrivare sul mercato continentale. Gli ordini sono stati aperti già nei mesi scorsi, mentre la produzione inizierà alla fine dell’estate, per poi arrivare nelle concessionarie di tutta Europa, comprese quelle italiane. La nuova berlina elettrica sarà prodotta con energia ad impatto climatico zero e tecnologie sostenibiili.

“Il nostro obiettivo è arrivare a emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2040, e la nostra volontà di emergere come leader nell’elettrificazione rappresenta un passo in questa direzione – le parole di Vanessa Butani, la responsabile della sostenibilità globale del marchio svedese – La ES90 incarna il nostro approccio olistico alla sostenibilità, che include l’economia circolare, la produzione a impatto climatico zero e la gestione di un business responsabile”.

Progettata pensando alla sostenibilità

Oltre ad essere un’auto completamente elettrica con emissioni allo scarico pari a zero, la ES90 è stata progettata con un approccio olistico alla sostenibilità. Si tratta del primo modello del marchio ad adottare il nuovo sistema elettrico a 800 volt, con componenti più leggeri che riducono il peso complessivo dell’auto. Anche la linea dell’auto contribuisce a migliorarne l’efficienza, garantendo un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25, il migliore nella storia di Volvo.

Anche i materiali utilizzati sono principalmente green: circa il 29% di alluminio riciclato, il 18% di acciaio riciclato e il 16% di polimeri riciclati e materiali a base naturale, come il vero legno certificato FSC usato nell’abitacolo. Per gli interni, i clienti possono scegliere un rivestimento in tessuto Nordico realizzato con materiali riciclati come bottiglie in PET e materiali di origine biologica. La ES90 è inoltre dotata del primo passaporto per batterie, in questo modo è possibile tracciare l’origine delle materie prime e monitorare l’efficienza complessiva.

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