Audi A3 Sedan 2017, la quarta strada per vivere la A3 [VIDEO PROVA SU STRADA]

Nata 3 porte, si è affermata con le 5, disponibile anche cabrio e sedan

La segmento C di Audi ha ormai oltre 20 anni alle spalle, si è saputa evolvere ed allargare nella gamma, con una versione berlina che è la quarta opzione a fianco alla “standard”, alla Sportback ed alla cabriolet, che rispetto al passato inizia a piacere anche in Italia

Audi A3 Sedan 1.6 TDINel 2016 ha compiuto 20 anni, la fortunata segmento C di Audi nel frattempo si è evoluta, attraverso 3 diverse generazioni ed ora, con il modello 2017, un ultimo restyling. Una evoluzione che, oltre che stilistica, ha portato la gamma ad ampliarsi notevolmente. La prima serie nacque infatti nella sola versione 3 porte, a cui si affiancò nel 1999 la 5 porte, che però restava identica nelle sue forme e dimensioni esterne. Con la seconda generazione la A3 si fa in tre, con la comparsa di un allestimento Sportback nel 2004, che alle 5 porte abbina una carrozzeria più lunga e con una connotazione da Station Wagon. Nel 2007 fa la sua prima apparizione una versione Cabriolet, che se pur realizzata sulla base della 3 porte, è la prima A3 con un accenno di coda. Il terzo volume arriva davvero con la terza generazione, declinata in ben 4 carrozzerie, dato che debutta la Sedan, che diventa anche la base della nuova Cabriolet.

Andiamo a scoprirla nel restyling di metà carriera, con le ultime novità e migliorie.

Design e Interni:

Muso inconfondibilmente Audi, un accenno di coda “particolare” per una A3, ma che ricorda la prima A4

Con una lunghezza di 446 centimetri, la A3 Sedan va sostanzialmente a colmare un buco che si è creato con il crescere delle dimensioni della A4, che attualmente è lunga 4 metri e 73 centimetri, mentre all’epoca della prima generazione si fermava a quota 4.58. Dalle nostre parti, anche se il trend sembra possa cambiare nei prossimi anni, le berline non vanno molto di moda. Se ne vedono infatti ancora poche in giro, anche se oramai siamo al quinto anno di commercializzazione della A3 Sedan. In molti, almeno i meno esperti, la scambiano facilmente con la A4, anche per la scelta della casa di Ingolstadt di avere un family feeling molto spinto tra i vari modelli. Lo sbalzo del terzo volume è qui però ben più contenuto ed osservando la parte posteriore della A3 la cosa è evidente.

La A3 è giunta lo scorso anno al restyling di metà carriera, che ha introdotto solo alcuni ritocchi a livello estetico, con un look ancor più dinamico e sportivo, grazie alla calandra single frame più larga e schiacciata, affiancata dai nuovi gruppi ottici, di serie Xenon plus, opzionalmente Matrix led. Anche la parte bassa del muso è stata ristilizzata nei dettagli, con prese d’aria più aggressive. Dietro sono nuovi i gruppi ottici ed il paraurti è stato anch’esso aggiornato. La novità delle fiancate sono i cerchi, con nuovi disegni e misure comprese tra 16 e 19”.

Interno: La qualità sale in cattedra

Dentro quella che è forse la più interessante delle novità per la A3, è un optional (qui non presente), cioè il famosissimo Audi Virtual Cockpit, ora disponibile anche per la piccola di Ingolstadt. Il display a scomparsa da 7” è invece confermato, ma cambia e si evolve il software dell’interfaccia MMI, che può avere anche il comando sul tunnel con la rotella con superficie touch, dove è possibile scrivere, ad esempio per inserire una destinazione nel navigatore.

Debutta, sempre in forma opzionale, la ricarica wireless per il proprio cellulare, posizionandolo nel vano interno al bracciolo anteriore. Invariata la qualità, che resta una delle caratteristiche che spingono gli acquirenti a preferire la A3 ad altre concorrenti, anche di marchi blasonati. Tutto è ben studiato, i materiali sono al top, come le finiture e la cura per il dettaglio, inclusi i suoni ed i rumori di tutti gli elementi. Si è pensato anche l’olfatto, senso che più di tutti influisce su alcuni meccanismi della mente umana. Se dovessimo sintetizzare in modo estremo il nostro pensiero, diremmo che sulla A3 si respira l’odore del benessere. Sul fronte abitabilità lo spazio è molto buono, mentre è di 425 litri di capacità del bagagliaio.

Facendo un confronto in casa, sono 365 quelli della A3 “standard”, ma con una lunghezza esterna della vettura che cresce di ben 22 centimetri, oppure 12 rispetto alla Sportback, che di litri di capacità del bagagliaio ne offre 380. La Sedan ha quindi un discreto vantaggio e si propone ad un pubblico che cerchi una abitabilità maggiore, ma forse ancor più una immagine diversa, perché la berlina è più elegante del suo look.

Comportamento su Strada:

Tanta tecnologia, un ottimo telaio e uno sterzo da lode

Nella guida si apprezza lo sterzo, molto preciso e per nulla sottotono, anche su una versione entry level come quella da noi provata. La frenata è pronta, mentre l’assetto digerisce bene le asperità, ma è progressivo e regala un piacere di guida inatteso. I meriti vanno in gran parte alla piattaforma MQB, che non finiremo mai di lodare, dato che in decine di impieghi è sempre all’altezza della sua fama.

Leggera ed in grado di garantire una riduzione di peso dalla precedente generazione di A3 (anche di 80 Kg), mette sul campo una eccellente rigidità torsionale. MacPherson all’anteriore e multilink al posteriore completano il quadro, consentendo alla segmento C di Ingolstadt di offrire una tenuta di strada ed un piacere di guida molto elevati. Lo sterzo è proprio la cosa che ci è piaciuta maggiormente, ma tutto è su livelli elevati, soprattutto se rapportato al fatto che stiamo guidando una versione che si pone come base di partenza di una gamma che prevede motorizzazioni ben più potenti.

Molto contenuto il rollio, si può alzare l’andatura sui percorsi misti senza alcun timore, perché l’auto è stabile, neutra e facile da condurre. Con l’occasione del restyling la A3 guadagna anche sul fronte tecnologico, con sicurezza attiva e passiva, che può includere la frenata automatica, il cruise control attivo ed il line assist, andando quindi nella direzione della guida semi autonoma. Abbiamo detto della piattaforma MQB, in questo caso viene accompagnata da dettagli che sono quasi un marchio di fabbrica per Audi, come un utilizzo esteso dell’alluminio, che ritroviamo anche per cofano e parafanghi, oltre ad acciai speciali, grazie ai quali i lamierati prevedono uno spessore inferiore, ma con la medesima rigidità. Grazie alla presenza abbondante di materiale fonoassorbente ed alla elevata qualità generale, la A3 è promossa a pieni voti anche alla voce comfort acustico, davvero molto buono.

Motore e Prestazioni:

Il “piccolo” 1.600 non sfigura affatto

Con il restyling, arrivano grandi novità nella gamma a benzina. C’è anche una prima volta, quella del tre cilindri, con il TFSI da 1 litro e 115 cavalli, che promette di essere molto parco, con un dato dichiarato di 4.6 litri per 100 km nel ciclo combinato. Un’altra grossa novità riguarda poi il 2 litri, sempre benzina, a ciclo Miller, volgarmente definito anche come ciclo Atkinson sovralimentato, che consente di coniugare consumi ed emissioni da record a prestazioni elevate, alla luce dei 190 cavalli erogati. Ultima delle novità, a metà strada tra i due, è il TFSI da 1.4 litri e 150 cavalli, dotato della tecnologia di spegnimento dei cilindri, cylinder on demand.

L’esemplare da noi provato era invece abbinato al noto 1.6 Tdi da 110 cavalli, che è una conferma, oltre ad essere uno dei best seller per la A3, in quanto ottimo compromesso tra prestazioni e costi, sia di acquisto che di gestione. Se scorrendo il listino potrebbe essere il TDI da 2 litri e 150 cavalli a sembrare il miglior equilibrio, magari abbinato al cambio automatico S tronic, dopo aver guidato la A3 con l’entry level della gamma a gasolio dobbiamo ammettere che il sacrificio in termini di piacere di guida non è affatto così importante. Di contro si risparmiano quasi 3.500 euro, che diventano oltre 5.500 includendo il passaggio da cambio manuale al doppia frizione. Il Tdi da 1.6 litri ha infatti una erogazione piena fin dai bassi regimi e lineare, con il valore di coppia massima che resta costante da 1.500 a 3.000 giri, mentre la potenza lo è da 3.250 fino a 4.000. Le prestazioni sono più che buone, con una velocità di punta oltre quota 200 Km/h (205 per la precisione), ed uno 0-100 percorso in 10,4 secondi. Il cambio manuale è da lode (a pari merito con lo sterzo, come accennato in precedenza), con innesti ben contrastati e precisi, ma anche una rapportatura ben studiata, con le prime marce in grado di garantire una bella brillantezza alla A3, mentre la sesta lunga mantiene basso il regime in autostrada.

Consumi e Costi:

Ottimi i consumi, mentre la tanta qualità della A3 si paga il giusto

Partiamo da una nota molto positiva. Il dato sul consumo dichiarato in ciclo combinato si ferma addirittura a 4.1 litri ogni 100 Km (quindi quasi 25 Km/l). Fino a qui però, in tutta sincerità, la cosa ci convince il giusto. Tante auto sulla carta sono molto parche, ma all’atto pratico i consumi reali sono ben diversi. La A3 invece, almeno il questa versione 1.6 TDI, è una delle poche che abbiamo provato in grado di mantenere in gran parte le promesse. Abbiamo infatti rilevato un consumo di circa 20 Km/l in autostrada, grossomodo il medesimo del valore medio a fine test. Passando al fronte prezzi, se siete curiosi di fare un raffronto tra le sorelle Sedan, la A3 e la A4 si sovrappongono solo in parte. Ad esempio questa motorizzazione 1.6 non è disponibile sulla A4, che però ha un 2 litri da 122 cavalli che sulla A3 non troviamo. Per il TDI 2 litri da 150 cavalli, che esiste su entrambi i modelli, si parte da 31.200 euro per la “piccola”, 37.100 per la A4. Al di là dell’aspetto economico, probabilmente sono le dimensioni più contenute che portano a preferire la A3, più corta di ben 27 centimetri e più stretta di quasi 5.

Rispetto alla 3 porte ed alla Sportback, la A3 Sedan costa rispettivamente 2.150 e 1.300 euro in più, partendo da quota 26.400 per la TFSI con il tre cilindri benzina da 1 litro e 116 cavalli, arrivando fino ai 41.800 della TDI da 184 cavalli, con cambio S tronic e trazione Quattro, negli allestimenti più ricchi, ma esiste anche in versione S3, con ben 310 cavalli e con un prezzo di 41.700 euro, oppure 43.900 se si sceglie la trasmissione automatica. Siamo inoltre in attesa dell’ingresso a listino della ancor più aggressiva RS3 da 400 cavalli, prima berlina a sfoggiare la sigla RS nella storia, con sotto al cofano il mitico 2.5 litri con 5 cilindri. La A3 Sedan TDI 1.6 da noi provata, è disponibile con questo ottimo cambio manuale a 6 rapporti, a partire da 27.500 euro, con 2.200 in più con l’S tronic. Quattro gli allestimenti, con la standard affiancata dalle Sport, Business e Design. La trazione Quattro, abbinabile però alle motorizzazioni più potenti, a partire dal TDI da 150 cavalli, si paga invece con un aggravio di 2.000 euro. Foltissima la lista degli optional, al punto che, se non si bada a spese, anche una vettura con questa motorizzazione può teoricamente passare di slancio un prezzo finale di 40 mila euro. Al di là dei 1.600 euro necessari per passare dalla “base” alla Sport, il pacchetto S-Line qui presente si paga 750 euro più quasi 1.800 per quello legato agli esterni, ma si possono scegliere anche il sistema di navigazione plus con MMI touch da oltre 3 mila euro, i proiettori a LED Audi Matrix con gruppi ottici posteriori a LED con altri 2.200, oppure i sistemi di assistenza alla guida “Audi Assistant system pack”, che costano quasi la medesima cifra. Tra gli optional che noi avremmo invece selezionato certamente, anche alla luce del prezzo non esagerato, troviamo l’Audi virtual cockpit, con un aggravio di soli 385 euro.

Pro e Contro

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Qualità, sterzo, cambio manuale e consumi.Il prezzo può farsi impegnativo con tutto quello che si trova nella lista degli optional.

Audi A3 Sedan 1.6 TDI: la Pagella di Motorionline

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