Seat Ateca 2.0 TDI 4Drive, debutto da lode per il primo SUV spagnolo [VIDEO PROVA SU STRADA]

È cugina della Tiguan, ma è più compatta di ben 13 centimetri

Seat Ateca 2.0 TDI 4Drive - Il primo SUV della casa di Martorell è anche uno dei prodotti più interessanti presenti nei listini. Promossa per l’aspetto, per la qualità e la dotazione, ma anche alla guida, dove mostra un po’ della sportività tipice del brand

Un debutto è sempre un debutto, con tutti i rischi annessi. Per la Ateca non poteva però andare meglio. Si, perché la prima volta in un segmento così importante è di quelle ad effetto. Fuori si presenta con linee moderne e sportive, senza tanti fronzoli, pulite, ma ricche di nervature e di quegli spigoli che ultimamente vanno tanto di moda.

Dentro, in tutta sincerità, se non fosse per quel logo sul volante, sarebbe dura distinguerla da una blasonata Tiguan, con cui infatti condivide molto in quanto a componentistica e non solo. Al volante infine mostra un piglio sportivo ed una maneggevolezza che le derivano anche dalle dimensioni abbastanza compatte. Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Linee pulite e sguardo deciso, ha grinta e stile a sufficienza per un SUV

L’aspetto conta, soprattutto in questo settore, dato che chi compra un SUV lo fa più spesso per gusto e scelte estetiche, più che per esigenze legate alla guida in off road o sulla neve. Allora il primo esame che deve superare l’Ateca è proprio quello delle sue forme e del suo look. In questo entra in gioco, ovviamente, il gusto personale, quindi siamo nella sfera del giudizio soggettivo, ma obiettivamente la presenza del primo SUV “Made in Spain” è di effetto, ci verrebbe da dire tanto quanto quella della fortunata cugina Tiguan. Volenti o nolenti, finiremo spesso a confrontare le due vetture, che condividono in gran parte la piattaforma e gli elementi principali, pur non essendo affatto la stessa vettura “ribrandizzata”. La Ateca dalla sua sfoggia un aspetto più compatto, alla luce dei 13 centimetri in meno di lunghezza, mentre le sue prese d’aria di generose dimensioni e le linee tese, tipiche delle Seat di ultima generazione, si sposano molto bene.

Bella anche la firma luminosa interna ai gruppi ottici a Led, che si assottigliano nella porzione centrale. Molto simile alla Tiguan il profilo laterale, scolpito dalle nervature e reso più sportivo nella Atesa sia per la lunghezza diminuita che per una porzione posteriore del tetto più spiovente, con la vetratura che si fa quindi più rastremata.

Cerchi da 17 (come in questo caso), fino a ben 19” chiudono il cerchio di una fiancata piacevole a vedersi. La coda è la zona forse più pulita nel look, ma qualcuno potrebbe obiettare che è anche la meno personale. I fanali posteriori sono moderni e si assottigliano verso il centro, senza fronzoli o tagli particolari, il lunotto è piuttosto basso e si è poi scelto di rinunciare a mostrare i terminali di scarico, che spariscono nella parte inferiore della vettura, senza fare capolino sul gruppo paraurti. Nel complesso la Ateca si presenta molto bene, con una ottima cura per i dettagli e dei bei accostamenti anche a livello di colori, con elementi cromati, come la bordatura della finestratura laterale o quella della calandra frontale, oltre alla fascia bassa in plastica nera, tipica dei veicoli votati all’off road, interrotta da parti grigio chiare sui due paraurti.

Interno: Grandi passi avanti in casa Seat, confermati dalla Ateca

Dentro negli ultimi anni Seat ha fatto passi da gigante e la Ateca lo dimostra chiaramente, con una grande qualità e la sensazione di essere a bordo di una vettura premium, tanto quanto le cugine dei brand più blasonati del Gruppo, con cui condivide infatti gran parte della componentistica e delle soluzioni adottate. Il Full Link offre una interfaccia semplice ed intuitiva con cui gestire il sistema di infotainment.

L’abitabilità è ottima, mentre alle spalle delle 5 persone che la Ateca può ospitare troviamo un generoso bagagliaio da 510 litri (485 con la trazione 4Drive, come in questo caso). Non male per un’auto tutto sommato compatta, con una lunghezza di 436 cm, per 184 di larghezza e 162 di altezza. Il passo è di 264, quindi misure analoghe a quelle della cugina Tiguan, ma leggermente più contenute, con 13 cm in meno di lunghezza, ma solo 4 in meno di passo. La compattezza si paga quasi tutta con un minor sbalzo posteriore, infatti il C Suv della casa di Wolfsburg ha un bagagliaio quasi da record di categoria, che sfonda quota 600 litri.

L’esemplare da noi provato sfoggia una dotazione molto ricca, con la presenza, ad esempio, del Seat Sound System (optional da 250 euro) che offre una grande qualità del suono, ma sono molto eleganti anche le finiture di serie dei sedili, con il contrasto tra le zone centrali ed i fianchetti. Due le prese USB frontali, dove troviamo anche una presa 12V e, su questo esemplare, la possibilità di ricaricare il telefono in modalità wi fi nel vano davanti alla leva del cambio, mentre dietro ci sono le bocchette dell’aria, ma non le prese di corrente. Ben rifinito il vano del bagagliaio, che sulla sinistra ha uno spazio aggiuntivo ricavato sotto al pianale. Troviamo un comodo sblocco degli schienali con le due leve poste sui fianchi del vano, mente con 490 euro aggiuntivi si può avere il portellone ad apertura e chiusura motorizzate, qui presente.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Ottime qualità dinamiche e trazione integrale intelligente

La più compatta delle C Suv, con i suoi 4.36 metri, si avvantaggia di questo nella dinamica di guida. Più maneggevole nel traffico cittadino rispetto alle principali concorrenti, dove paga solo una visibilità di ¾ posteriore non delle migliori (e il rivestimento interno chiaro di questo esemplare complica ulteriormente le cose, dando l’impressione di avere un veicolo in quella zona, quando si vede una macchia chiara con la coda dell’occhio). Lo sterzo è invece da lode, offrendo una sportività leggermente superiore anche rispetto all’ottima Tiguan, in pieno stile Seat, marchio la cui immagine è legata appunto ad una dinamicità più spinta.

Per quanto riguarda la trazione 4Drive, la frizione centrale di tipo Haldex è l’elemento che gestisce di fatto il sistema, di tipo intelligente e che interviene quindi solo quando serve, con le ruote anteriori che normalmente scaricano a terra tutta la potenza a disposizione, mentre le posteriori possono, praticamente istantaneamente, dare la giusta tranquillità e trazione in caso di perdite di aderenza o guidando, ad esempio, sulla neve. Nelle curve strette si ha un iniziale sottosterzo, corretto subito dalla ottima elettronica, con un comportamento di fatto neutro abbinato appunto ad una buona precisione dello sterzo.

I meriti vanno ad un assetto con un rollio contenuto, ma anche della gommatura, che appoggia su cerchi da 17” come nel nostro caso (si può arrivare fino ai 19), oltre che all’assale posteriore con un raffinato schema McPherson, che sostituisce quello di tipo semirigido delle Ateca a trazione anteriore, scegliendo la versione 4Drive. Tanti gli aiuti e la sicurezza che arrivano dalla dotazione tecnologica, molto elevata in questo esemplare, ma con tanti di questi sistemi che sono di serie. Manca praticamente il solo cruise attivo, per il resto troviamo Hill Assist, Blind Corner Assist e tanto altro.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Briosa con il TDI da 150 cavalli, peccato manchi il DSG

Sul fronte motore, questa Ateca è dotata del TDI da 2 litri, accreditato di 150 cavalli e 340 Nm di coppia massima a 1750 giri, in grado di offrire sul piano delle prestazioni uno 0-100 bruciato in appena 9 secondi ed una velocità massima di poco inferiore alla soglia dei 200 Km/h (196). Una ottima carta d’identità dal punto di vista delle prestazioni, ma dietro al volante il 2.0 TDI si fa apprezzare anche per altre sue doti, non solo a livello di briosità, ma soprattutto per una erogazione sempre piena e lineare. Fa eccezione solo la primissima porzione del contagiri, diciamo fino ai 1.500 giri, come abbiamo sempre evidenziato nelle prove su strada di vetture del Gruppo VW-Audi dotate di questa unità abbinata al cambio manuale. Si tratta verosimilmente delle necessarie misure per contenere le emissioni nel ciclo di omologazione. Come detto, il cambio è di tipo manuale, a 6 rapporti ed è promosso, grazie agli innesti sempre precisi e ben contrastati, oltre che ad una frizione abbastanza leggera e con uno stacco dolce e modulabile. Resta il fatto che, nostro giudizio personale, su questa vettura ci starebbe meglio il DSG a 7 rapporti, che ad oggi è disponibile solo per alcune motorizzazioni, ma non per il TDI da 150 cavalli. Lo si può avere appunto solo per i due più potenti motori, a benzina con l’1.4 litri da 150 cavalli, mentre è di serie sul 190 cavalli a gasolio. Oltre a questi due ed al 2 litri della nostra prova, la Ateca è disponibile con altri due propulsori, entrambi da 115 cavalli: il 3 cilindri mille a benzina ed il probabile best seller sul nostro mercato, il TDI di 1.6 litri, che sfodera anche un valore di coppia interessante, con i suoi 250 Nm ad appena 1.500 giri, con una velocità massima di 184 Km/h ed una accelerazione da 0 a 100 in 11.5 secondi. Un gran bel compromesso, dato che sul fronte consumi e prezzo di listino consente di risparmiare non poco. Oltre a questo la scelta del propulsore è legata in modo imprescindibile a quella della trazione: anteriore per i due benzina e per il più piccolo dei motori a gasolio, integrale per la 2 litri da 150 o 190 cavalli, senza possibilità alcuna di scelta, almeno al momento.

Consumi e Costi: [xrr rating=4.5/5]

Da 23.400 a 36 mila euro, un prezzo interessante per il primo SUV (premium) spagnolo

L’esemplare da noi provato è quasi il top di gamma, perché la Ateca 2.0 TDI XCELLENCE 4DRIVE con i suoi 32.800 euro circa è superata solo dalla versione con cambio DSG a 7 rapporti e motorizzazione da 190 cavalli, che si fa pagare poco meno di 36 mila euro. Come prezzi, per portarsi a casa la nuova Ateca si parte però da meno di 23.400 euro, per la motorizzazione benzina a tre cilindri, di un litro, in grado di erogare comunque una discreta potenza di 115 cavalli e ben 200 Nm di coppia, in allestimento Style. Il giusto compromesso potrebbe essere il TDI più piccolo, nella cilindrata da 1.6 litri, che parte da meno di 26 mila euro ed offre potenza e coppia a sufficienza, abbinati a consumi molto contenuti, con un dato dichiarato nel ciclo combinato di appena 4.3 litri ogni 100 Km. L’esemplare da noi provato sale a 5.1, che si traduce all’atto pratico in valori medi effettivi intorno ai 15 Km litro, con punte di 17-18 nella guida extraurbana. Quanto alla trazione integrale ed al cambio DSG, sono destinati la prima alla sola motorizzazione 2 litri a gasolio, nelle due potenze di 150 e 190 cavalli, mentre il secondo si può abbinare al 1.400 a benzina da 150 cavalli, mentre è l’unica soluzione possibile per il potente TDI da 190 cavalli.

Sono molti gli optional presenti su questo esemplare, come la ricarica Wi Fi per il cellulare, il tetto panoramico (1.100 euro) con tendina elettrica oltre che l’apertura della porzione frontale, ma ci sono anche il gancio traino con blocco e sblocco elettrici oltre alla Top View Camera (550 euro) e molto altro. Tutto aiuta ad incrementare la sensazione di essere su un’auto davvero molto completa e pronta a tutto, come la Ateca sembra però essere di suo. Viene naturale fare un confronto con la cugina Tiguan, però non sono affatto la stessa auto con due marchi diversi. La Ateca è più compatta, per questo più maneggevole nella guida urbana, oltre che un po’ più sportiva, come da tradizione Seat. Certo che, da ogni punto di vista, esce bene dalla nostra prova. Ha un aspetto accattivante, tanta qualità ed ottima dotazione dentro, ma è anche piacevole da guidare. Il tutto si paga, tanto per fare un ultimo parallelo con la cugina Volkswagen, circa 3.000 euro in meno, dato che la versione Style del best seller più probabile, la TDI 1.6, costa meno di 26.000 euro, contro i 29 mila della Tiguan in analoga configurazione.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Look accattivante, qualità degli interni, guidabilità ed abitabilità.Assenza del DSG per questa motorizzazione.

Seat Ateca 2.0 TDI 4Drive: la Pagella di Motorionline

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