Bridgestone DriveGuard Winter Long Test Drive, gomma invernale senza paura di forature

Un battistrada con ottime caratteristiche per le runflat 2.0 invernali

Bridgestone DriveGuard Winter - La tranquillità a 360° ed a prova di famiglia, con tenuta ottimale su qualsiasi fondo ed il grande plus di mantenere il controllo e di continuare il proprio viaggio anche dopo una foratura. L’innovazione vera sta però nel fatto di poterle montare su praticamente tutte le auto
Bridgestone DriveGuard Winter Long Test Drive, gomma invernale senza paura di forature

Buona parte dei mezzi nuovi hanno una gommatura runflat di serie. Questo offre indubbi vantaggi, consente ad esempio al costruttore di rinunciare alla ruota di scorta, con una miglioria in termini di riduzione del peso della vettura ed efficienza, oltre che di spazio per il bagagliaio. Ancor più importante, questo tipo di pneumatico mette al riparo da tutti i fastidi legati ad una eventuale foratura chi guida la vettura. Cosa particolarmente rilevante quando a bordo ci sia una famiglia, magari con bambini o animali. Immaginate uno scenario di un viaggio, con una foratura che potrebbe bloccarvi, obbligandovi alla sostituzione della gomma, a dover scaricare i bagagli per accedere a quella di scorta e per riporre quella forata, con un disagio decisamente importante.

 

Ecco che l’adozione di una gomma runflat potrebbe essere una soluzione comoda per mettersi al riparo da una tale evenienza. La cosa, per vetture che non lo prevedono fin dalla nascita, non era però possibile fino a poco tempo fa. Una grande innovazione è infatti arrivata solo all’atto della nascita delle DriveGuard di Bridgestone, che si propongono come una sorta di runflat 2.0, dedicate a qualsiasi auto, a patto solo di avere un sistema di rilevazione della pressione, indispensabile per capire che una delle gomme si è forata.

Dopo le estive, sono arrivate le Winter, che sfruttano le innovazioni introdotte dai recenti Blizzak LM001, con un battistrada ed un compound sostanzialmente identico. Offre una classica lamellatura, tipica degli pneumatici che debbano incrementare il grip sulla neve, in questo caso di tipo 3D ad alta densità. Sfrutta poi la tecnologia Nano Pro-Tech per la sua mescola ed una struttura del battistrada che consente una espulsione dell’acqua ottimale.

Lo scorso anno le avevamo testate e ve le avevamo raccontate con un video un po’fuori dagli schemi (qui i link ad articolo e video), in cui avevamo ipotizzato, con una scena alla “Sliding Doors”, la medesima situazione, quella di una foratura, scegliendo le DriveGuard o uno pneumatico tradizionale, con le conseguenze sulla giornata di una ragazza, costretta nel secondo caso ad una perdita di tempo che in media arriva a 3 ore circa.

La differenza tra una gomma tradizionale e le DriveGuard è appunto tutta nella carcassa (in tela di poliestere e più pesante solo del 5% rispetto ad una gomma tradizionale, contro il +20% di un’altra runflat) e nei fianchi rinforzati, grazie a questa soluzione consentono di continuare a guidare, anche dopo una perdita completa di pressione, percorrendo una distanza massima di 80 km, fino ad 80 Km/h. La tecnologia high-tech Cooling Fin brevettata e proprietaria, riesce a contenere il surriscaldamento del fianco dello pneumatico e di arrivare a casa, o dal gommista, senza doversi fermare per la sostituzione della ruota.

Noi le abbiamo testate alcuni mesi lo scorso anno e le abbiamo montate nuovamente poche settimane fa, per l’esigenza di recarci in una zona già resa percorribile solo con una gommatura invernale, data la presenza di neve.

Siamo arrivati infatti su uno dei tetti europei relativamente alle strade asfaltate, lo Stelvio, con i suoi 2.758 metri, percorrendo quasi 1.000 km, da Milano fino ai 2.300 metri circa di 4 impervi passi alpini, prima dell’ultimo e più importante sforzo. Abbiamo quindi potuto apprezzare le DriveGuard in tutti i possibili scenari, con temperature che sono scese dai circa 15 gradi della partenza fino a sotto lo zero termico, ma soprattutto con asfalto asciutto, bagnato e neve, percorrendo breve tratte a scorrimento veloce e molte più tortuose e ricche di curve e tornanti.

Ne abbiamo apprezzato la silenziosità nelle tratte più veloci, la tenuta di strada su asfalto asciutto ed anche temperature intorno ai 15 gradi (ricordiamo che le invernali sopra i 7-10 gradi dovrebbero iniziare a soffrire la temperatura non ottimale per questo tipo di pneumatici). L’auto ha invece conservato quasi inalterata la precisione che avrebbe avuto con una estiva, ma soprattutto abbiamo avuto una serenità totale rispetto ai problemi che potrebbero scaturire da fondi bagnati (dove le DriveGuard Winter hanno ottenuto una classe europea “B”), oppure da neve, ghiaccio e sapendo poi che nemmeno una foratura ci avrebbe potuto fermare. Per noi era importante essere sicuri e pronti ad ogni evenienza, dato che stavamo guidando l’auto di supporto ad un importante progetto, con 3 giorni di riprese e centinaia di chilometri da percorrere su strade molto impegnative, cosa che le DriveGuard Winter hanno garantito senza il minimo dei problemi, ma il nostro pensiero è andato anche ad una famiglia, che con questo tipo di pneumatico può viaggiare davvero serena al 100%. Ecco, se potrebbe essere la scelta perfetta per chiunque, sembra poter essere quasi quella obbligata per una famiglia, valutando tutto quello che riesce a garantire in termini di sicurezza.

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