ACI: per interventi sulle strade provinciali servirebbero investimenti in più di almeno 5,6 miliardi di euro l’anno

Nel 2017 registrati 959 morti per incidente sulle provinciali

Secondo quanto riferito dall'Automobile Club d'Italia, ci sarebbe bisogno di un forte investimento annuale per sostenere la sicurezza dell'intera rete di strade provinciali italiane
ACI: per interventi sulle strade provinciali servirebbero investimenti in più di almeno 5,6 miliardi di euro l’anno

Almeno 5,6 miliardi di euro annui è la cifra stimata dall‘Automobile Club d’Italia per la messa in sicurezza delle strade provinciali in Italia. Il dato emerge in occasione della Conferenza nazionale del traffico e della circolazione, giunta alla 73/a edizione, tenutasi a Genova.

La valutazione dell’ace

In base a quanto riportato dall’agenzia ANSA, l’Automobile Club d’Italia nel corso della Conferenza nazionale del traffico e della circolazione, ospitata dalla città ligure ancora ferita dal tragico crollo del ponte Morandi dello scorso agosto, ha stimato che alla luce dei “mancati interventi manutentivi” nel corso degli anni, per poter ripristinare e mettere in sicurezza le strade provinciali italiane: “Servirebbero almeno 5,6 miliardi di euro di investimenti in più ogni anno.”
Lo stesso presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, a proposito della situazione ha sottolineato come il caso italiano e, in particolare, la manutenzione delle strade provinciali, rappresenti “una priorità per il Paese.” Quindi ha aggiunto come questa rete costituisca un aspetto nevralgico per lo stesso Paese. “Sulla capillare rete di strade secondarie si muove l’Italia”, ha rimarcato nell’occasione.

Indicazioni

In base a quanto sottolineato nel corso dell’incontro, questa valutazione poggia sullo stato non ottimale della rete, legato proprio alla mancanza di interventi manutentivi preziosi per assicurare la sicurezza di queste strade, che costituiscono un sistema realmente radicato all’interno del Paese. Qualcosa di funzionale nella viabilità giornaliera di tantissimi cittadini italiani. Considerando quanto segnalato dall’Automobile Club d’Italia, le “inefficienze e le criticità” presenti lungo i 132.000 km di arterie secondarie nel Paese, risultano legate all’assenza di opportuni investimenti per “42 miliari negli ultimi 10 anni”. Una cifra piuttosto elevata. In base a un calcolo, la manutenzione stessa “costa 6,1 miliardi all’anno”. Da qui il richiamo sul problema. L’Aci ha anche sottolineato come gli stanziamenti siano “fermi all’8% del fabbisogno”, mentre proprio alla luce di questa disamina, investire nella manutenzione consentirebbe il guadagno di un punto percentuale sul Pil nazionale, una cifra ammontante a 16 miliardi, consentendo la potenziale creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro, da quanto segnalato.

Oltre 900 morti sulle provinciali nel 2017

Nel corso della conferenza è emerso anche un drammatico bilancio: lo scorso anno sono stati accertate 959 vittime per incidenti stradali sulle strade provinciali italiane. I feriti sono stati 32.652 su 20.447 casi. Un valore spaventoso. In sostanza il 29% dei decessi sul totale accade su strade della rete extraurbana secondaria, da quanto riferito.
Giuseppina Fusco, presidente della Fondazione Caracciolo-centro studi ACI che si è occupata della questione, ha dunque evidenziato che: “Gli incidenti stradali italiani più gravi si verificano sulle strade extraurbane”. Gli stessi indici legati a “mortalità”, ossia il numero dei decessi ogni cento incidenti, quindi quello di “gravità” che comprende il numero effettivo di morti rispetto al totale di vittime e feriti, appaiono “più elevati, addirittura doppi o più che doppi rispetto a quelli riscontrati in ambito urbano”, ha aggiunto.

Immagine: Vigili del Fuoco

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