Apple pensa al riconoscimento facciale 3D come sistema di sblocco per il prossimo iPhone

La fine dell’era dell’impronta digitale?

Apple sta progettando un sistema per il riconoscimento facciale in 3-D da installare sui prossimi iPhone. Alcuni concorrenti fanno già uso di sistemi di scannerizzazione dell'iride, ma finora i risultati non sono stati eccellenti. Ciò rende la sfida per il marchio di Cupertino nettamente più complessa, ma in palio c'è l'innovazione più importante degli ultimi anni
Apple pensa al riconoscimento facciale 3D come sistema di sblocco per il prossimo iPhone

La testata “Bloomberg” riporta che sono in corso i test per installare sulla prossima versione di iPhone, che potrebbe essere l’iPhone 7S o, meno verosimilmente, l’iPhone 8, un sistema di riconoscimento facciale 3D in sostituzione della più classica impronta digitale. L’innovazione potrebbe essere commercializzata già entro la fine del 2017, e potenzialmente le sue funzionalità non si limiteranno a una nuova modalità di sblocco.

Per il momento, trattandosi di tecnologie non ancora pienamente sviluppate, dalla Apple sono trapelate per lo più indiscrezioni non confermate ufficialmente. Ma sembra che grazie all’aggiornamento sarà possibile usare il sistema di riconoscimento anche per effettuare pagamenti e per il lancio di applicazioni. Inoltre, stando alle informazioni condivise da Mark Gurman per “Bloomberg”, l’azienda di Cupertino starebbe studiando un ulteriore sistema di scannerizzazione oculare da affiancare eventualmente al riconoscimento facciale.

I nodi cruciali del progetto sono la velocità e la precisione della messa a fuoco, ma da quanto emerso il telefono dovrebbe impiegare pochi millisecondi a riconoscere il proprietario, anche se quest’ultimo non dovesse tenere l’apparecchio direttamente davanti al viso ma, per esempio, appoggiato su un tavolo. Peraltro, rispetto al classico metodo dell’impronta, la scannerizzazione oculare farebbe affidamento su un maggior numero di punti, rendendo il processo identificativo più sicuro e affidabile. Essendo però una tecnologia ancora in via di sviluppo, non c’è garanzia del fatto che sia pronta ed efficiente in tempo per il lancio del prossimo iPhone, e da ciò dipendono le reticenze a fare maggiore chiarezza.

Un altro aspetto che fa propendere per una maggiore prudenza, consiste nel fatto che simili tecnologie siano già utilizzate su smartphone concorrenti, come il Samsung Galaxy S8, il quale è già dotato di un sistema di riconoscimento dell’iride. Ma dal momento che questo lavora solo in 2D, le recensioni degli utenti hanno messo in evidenza come si possa ingannare i sensori utilizzando una foto del proprio occhio.

Dal momento che gli iPhone rappresentano la punta di diamante dell’industria Apple, e considerando che in autunno ci sarà la campagna commerciale dei nuovi prodotti, l’implementazione della tecnologia montata sui dispositivi è un passo sempre delicato, a maggior ragione poiché, in questo caso, si tratterebbe della più importante innovazione degli ultimi anni.

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