Aquaplaning: Nokian Tyres spiega come evitarlo
Piogge ed accumuli d'acqua possono dar vita a pericolosi fenomeni di aquaplaning
Il weekend in arrivo sarà l’ultimo dell’estate 2018: la stagione autunnale è ormai in procinto di arrivare e di portare con sè condizioni meteo sicuramente meno stabili rispetto a quelle estive. Le calde giornate estive sono sul punto di lasciare spazio a giornate più fredde e piovose che, anche dal punto di vista meramente automobilistico, potrebbero riservare spiacevoli sorprese a chi si mette al volante. Le condizioni meteo meno clementi, infatti, potrebbero dar luogo a fenomeni di aquaplaning in grado di procurare pericoli agli automobilisti sulle strade di tutti i giorni.
L’aquaplaning può essere sempre dietro l’angolo
Ma cos’è l’aquaplaning? Si tratta di fenomeno che si realizza in condizioni di superfici bagnate quando il battistrada non riesce a rimuovere l’acqua dallo spazio tra lo pneumatico e la strada, in quanto proprio l’acqua tende a formare una specie di cuscinetto sotto la gomma: così facendo gli pneumatici, non avendo più contatto con l’asfalto, perdono aderenza e mettono in difficoltà l’automobilista che, non riuscendo più a controllare il veicolo, diventa un passeggero stesso dell’auto. Fortunatamente, alcune semplici precauzioni possono aiutare a non cadere nella trappola dell’aquaplaning: ad indicarcele è Nokian Tyres. Martin Dražík, Product Manager per Nokian Tyres, innanzitutto ci spiega come reagire ad un aquaplaning: “Se il veicolo va in aquaplaning, solleva il piede dall’acceleratore e premi la frizione verso il basso. Non frenare o ruotare le ruote con forza. Quando si rallenta, l’aderenza può tornare improvvisamente. Quando ciò accade, è indispensabile che le gomme puntino nella giusta direzione, non verso il traffico in arrivo.”
Alcuni consigli per evitare l’aquaplaning
Tuttavia, come detto, per evitare di trovarsi in aquaplaning esistono una serie di precauzioni da adottare prima di mettersi al volante. Il primo modo è quello di controllare regolarmente la profondità del battistrada (minimo 4 mm) delle gomme e assicurarsi che queste ultime siano in buone condizioni: pneumatici usurati equivalgono ad una minore capacità di rimozione dell’acqua, dal momento che il battistrada non ha più sufficiente capacità di conservazione dell’acqua. Oltre alla profondità del battistrada, è necessario controllare anche la pressione dello pneumatico in quanto una bassa pressione tende ad aumentare il rischio di aquaplaning. Eventualmente, si può cercare di prevenire l’aquaplaning anche quando si è al volante. Il modo più importante per farlo è sicuramente mantenere la giusta velocità in ogni momento cercando di non considerare i limiti di velocità un valore minimo: ad esempio in caso di pioggia intensa, si dovrebbe ridurre la velocità di 15-20 km/h. Inoltre, sempre in caso di pioggia, bisognerebbe mantenere la distanza di sicurezza e cercare di non guidare dentro i solchi perché tendono ad accumulare acqua.
(photo credit: www.pneurama.com)
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