Audi A7 Sportback, salite a bordo: si viaggia in top class! [PROVA SU STRADA]
Un’auto che affascina usandola ancora più che per il suo aspetto
Audi A7 Sportback – ci sono auto che dividono le opinioni tra chi le apprezza, magari alla follia e chi invece le trova poco armoniose e sproporzionate a tratti. Un esempio classico è la Porsche Panamera, che in molti hanno gradito fin dalla sua apparizione, mentre ancora oggi altri considerano una delle auto meno riuscite della Casa tedesca. Stesso discorso vale per la Mercedes CLS e proprio per la Audi A7. Non a caso queste tre vetture sono in pratica le uniche paragonabili tra loro (con l’aggiunta della BMW serie 6 Gran Coupé e della Maserati Ghibli, con però alcune differenze sostanziali). Cosa hanno in comune? Una linea da coupé e una stazza da grossa berlina. Quasi 5 metri di lunghezza e larghezze di oltre 1,9 che da un lato regalano una abitabilità interna di cui poche altre auto sono in grado ed un aspetto imponente ed a tratti affascinante. In assoluto però è indubbio che dimensioni troppo importanti comportino anche il rischio di virare verso un aspetto goffo e proporzioni non ottimali. Così, tanto per stare in Casa Audi, è obiettivamente più equilibrata una A5 rispetto alla A7. Dopo questa premessa, dobbiamo però dirvi che usare e godersi tutto il comfort e le qualità di un “panzer” come questo leva ogni dubbio e, dopo averci fatto l’abitudine, si finisce per apprezzarne anche l’aspetto esteriore. L’esemplare in prova, in un bellissimo bianco metallizzato, ci ha saputo affascinare così tanto da dedicargli un cospicuo numero di scatti, andando ben oltre quanto facciamo solitamente.
Design e Interni:
Eleganza e carattere per una vettura che non passa inosservata
Foto by “LINGEGNERE”
Realizzare una coupé di 5 metri, con 2 portiere per lato, mantenendo un equilibrio generale delle linee non è certamente il compito più facile che si possa affidare ad un designer. In Casa Audi dobbiamo ammettere che ci sono riusciti discretamente bene, lo testimonia anche il fatto che, a distanza di 4 anni dal lancio di questo modello, il restyling di metà carriera arrivato proprio nel 2015, è in realtà solo un lieve facelift. Novità riguardano i fari, con quelli posteriori che sono stati ridisegnati e con un coreografico fascio di luce (LED) che scorre, come nel caso delle frecce. Qualche ritocco poi nella zona anteriore, con piccoli cambiamenti di look per calandra e paraurti, resi più accattivanti ed aggressivi. Per il resto la A7 Sportback resta fedele a se stessa, dimensioni incluse, che non cambiano. 497×191 centimetri per questa vettura, che è alta 1,42 metri. Una presenza importante che, almeno inizialmente, può non convincere tutti al 100%, come dicevamo. Una volta che però la si inizia ad osservare meglio ed a farci l’abitudine, la sua silhouette è straordinariamente elegante e sportiva, oltre che ricca di personalità. I punti di contatto a livello stilistico con le varie concorrenti sono davvero pochi, parliamo di Mercedes CLS, BMW serie 6 Gran Coupè, senza dimenticare le più sportive e blasonate Porsche Panamera e Maserati Ghibli. Se proprio volessimo trovarle qualche affinità estetica, andremmo a farlo con la Model S di Tesla e con alcuni tratti di modelli di Casa Jaguar, ma somiglianze vere e proprie non ce ne sono affatto. Il fascino della linea da coupé la rende per molti la vera ammiraglia, più accattivante della più convenzionale berlina A8. Anche le portiere, prive della cornice dei vetri (che sono doppi) hanno il sapore di auto sportiva. Questa soluzione consente poi di avere il profilo cromato fissato al montante del tetto ed in un pezzo unico, dalla fine del cofano anteriore a tutta la porta posteriore. L’unico sacrificio che deriva dalla linea da coupé, visto che la capacità del bagagliaio è degna di una station wagon (535-1.390 litri), è rappresentato dall’altezza a disposizione per i passeggeri posteriori, che in ingresso devono abbassarsi e una volta seduti stanno comodi fino ad una altezza di 1,85 circa.
Interni: Top Class! Coccolati da qualità e comfort a profusione
Foto by “LINGEGNERE”
Sarà anche perché la A7 Sportback in prova è una sorta di vetrina degli accessori disponibili (alcuni dei quali sono davvero interessanti), con la bellezza di oltre 30 mila euro di optional, però la percezione di qualità ed il livello di vita a bordo è davvero al top, fare di meglio è molto difficile. Il disegno stesso della plancia regala una sensazione di accoglienza, avvolgendo i due posti anteriori con una linea ad arco morbida che parte dalle portiere e si sviluppa nella parte inferiore del parabrezza. I materiali e le finiture sono senza il minimo difetto. Elegante l’alluminio spazzolato degli inserti degli interni, che si possono scegliere anche in numerose altre finiture che richiamano il metallo, il legno ed il carbonio. Sul tunnel centrale troviamo i razionali comandi per il sistema di infotainment, incluso un touch con cui poter scrivere con un dito, posto sulla sinistra della leva del cambio, ad esempio per inserire un indirizzo di destinazione per il navigatore. Quando non è utilizzato da altre funzioni, vengono visualizzati sei tasti di accesso rapido per le stazioni radio in memoria. L’Head Up Display (optional da 1.665 euro) ha un comando molto comodo e semplice: una rotella che ne regola l’altezza e che premuta lo accende e spegne (utile ad esempio di notte, quando può divenire fastidioso). Un altro “giochino” che abbiamo avuto modo di testare è stato il sistema di visione notturna (Night vision assistant – 2.405 euro incluso rilevamento pedoni), a dire il vero non di facile utilizzo, sia perché più che nella strumentazione sarebbe utile averlo proiettato sul parabrezza dall’HUD, ma soprattutto per via della visualizzazione in negativo. In pratica i fari di un’auto sono una macchia scura, mentre le zone buie sono bianche. Attraverso il menù, ricco e intuitivo al tempo stesso nella sua navigazione, è possibile regolare una infinità di dettagli, incluso il fascio dei fari in caso di si trovi in un Paese con la guida a sinistra oppure le sospensioni posteriori per il traino (se presenti quelle pneumatiche). Altro accessorio interessante (sempre optional – 290 euro) sono i tasti programmabili per l’apertura del garage. Consentono, una volta programmati, di comandare fino a tre dispositivi, lasciando a casa i relativi telecomandi. Purtroppo però il cancello che abbiamo provato ad abbinare prevede una protezione per la duplicazione che sembrerebbe impedire l’accoppiamento con il tasto in auto. Tornando a dettagli più “classici”, il sistema di navigazione si affida ad un elegante display a scomparsa nella parte centrale del cruscotto, ma replica le indicazioni anche tra i due strumenti circolari davanti al guidatore, oltre che sull’HUD, quando è presente. Anche dietro le attenzioni dedicate ai passeggeri sono molte, come il clima con temperature separate (climatizzatore automatico a 4 zone – 880 euro), con bocchette di areazione anche sui montanti laterali. Ma troviamo anche 2 prese a 12 volt per ricaricare Smartphone ed altro. Lo spazio per le gambe è molto abbondante e l’abitabilità è ottima per 2, soddisfacente per 3. Di serie la panca è per due persone, con un piccolo sovrapprezzo di può optare, come nel caso di questa A7 Sportback, per il terzo posto.
Comportamento su Strada:
Grazie alle sospensioni pneumatiche è comoda in ogni condizione e stupisce per la stabilità sul veloce
Foto by “LINGEGNERE”
Le sospensioni ad aria sono un optional non a buon mercato con i loro 2.350 euro, ma sono davvero molto efficaci. Si viaggia con un comfort inatteso, soprattutto considerando che l’auto “calza” delle generose gomme 265/35 con cerchi da 20” (di serie sono da 18). Le meraviglie non finiscono qui, perché sono attive ed intelligenti, capaci di irrigidirsi all’istante quando la guida si fa più dinamica. La A7 Sportback diventa così una tagliente sportiva con cui affrontare curve ad alta velocità in tutta sicurezza, anche grazie alla trazione Quattro, unica prevista con questa motorizzazione. Nel caso dell’esemplare in prova il differenziale posteriore sportivo consentiva anche di ottimizzare la gestione della ripartizione della coppia tra le due ruote dell’asse. La presenza delle Air Suspension si fa sentire anche una volta scesi dall’auto, dato che il sistema “si sgonfia” poco dopo aver spento il motore. Altra funzione, utile in parcheggio in presenza di rampe e dislivelli, quella che permette di alzare l’auto con un tasto. I cerchi da 20” (ma si possono avere anche i 21), sono molto accattivanti dal punto di vista estetico, con una finitura molto elegante, ma impegnativi in ottica danni (buche e tombini sono sempre nemici delle super ribassate) e costo di sostituzione degli pneumatici. La A7 Sportback è invece sorprendentemente a suo agio anche in città, dove tra telecamere, sensori ed una buona percezione degli ingombri (il posteriore termina poco oltre la fine del lunotto), supera i limiti di dimensioni da panzer. Il top però lo raggiunge nelle tratte autostradali, dove con il Cruise Control adattivo la comodità è a dir poco eccezionale. Da segnalare che però con un po’ di mestiere e sensibilità, tenendo la stessa andatura, ma evitando il più possibile di frenare e “veleggiando” quando le vetture davanti rallentano, i consumi scendono almeno di un 5%.
Motore e Prestazioni:
Un buon compromesso, con i suoi 272 cavalli è già “interessante”
Foto by “LINGEGNERE”
Senza arrivare alla sportivissima S7 (450 cavalli) ed alla mostruosa RS7 da 560 cavalli, questo step intermedio del 3 litri a gasolio consente prestazioni brillanti e consumi e costi di gestione accettabili. Appena sopra la soglia dell’area superbollo, è però già in grado di uno scatto degno di nota, con uno 0-100 in appena 5.7 secondi. Merito anche dell’ottimo S tronic a 7 marce, con doppia frizione, che unisce un funzionamento morbido e tutto comfort quando si viaggia in relax, alla velocità delle cambiate quando si preme a fondo sull’acceleratore. Complice una insonorizzazione ottima, senza dare un occhio al tachimetro si rischia di viaggiare facilmente a velocità da ritiro della patente (a meno che non vi troviate in Germania), visto che i 250 Km/h di velocità massima autolimitata si raggiungono con una certa semplicità. Oltre alla potenza, con 272 cavalli erogati in modo costante tra 3.500 e 4.250 giri, che di per se è già interessante, sono i 580 Nm ad appena 1.500 giri (costanti fino a 3.250) a rendere la A7 molto reattiva alle sollecitazioni sul pedale dell’acceleratore. Il 3.0 TDI clean diesel è abbinato ad un cambio S tronic a 7 rapporti che tiene normalmente il regime molto basso, sfruttando i bassi pieni a livello di erogazione, ma basta premere sul pedale per ottenere istantanee cambiate, che spingono in avanti la vettura con una rapidità da vera sportiva. Tra i parametri gestiti dall’Audi rive Select, ci sono anche la reattività all’acceleratore e la gestione delle cambiate. In Dynamic (ed anche in Individual se opportunamente configurata) si punta tutto sulle prestazioni, mentre in Efficiency l’attenzione è ai consumi, oltre che al comfort di marcia. In questa modalità in rilascio dell’acceleratore, senza che vi sia in contemporanea una frenata o una curva di raggio stretto, il cambio “stacca” la marcia e si procede al minimo in folle. Basta un intervento sui paddle del cambio, o su acceleratore o freno per ottenere un immediato reinserimento del rapporto più appropriato. Così facendo si evita l’utilizzo superfluo del freno motore, privilegiando una andatura più morbida e fluida.
Consumi e Costi:
Si parte da meno di 60 mila euro, ma per un esemplare ben allestito si sale ad 80 circa
Foto by “LINGEGNERE”
Sul fronte consumi la stazza piuttosto importante della A7 Sportback si traduce in un discreto dato di 8 litri per 100 Km (12,5 Km/l se preferite) nella guida tra città e percorsi extraurbani, mentre in autostrada emerge al meglio tutta la sua efficienza, con valori allineati a quelli di un piccolo Suv a gasolio. I 14 chilometri con un litro sono facilmente raggiungibili, semplicemente rispettando i limiti di velocità. Come accennato, con il cambio automatico in impostazione Efficiency si veleggia, con il motore al minimo ed il cambio che “stacca” il rapporto. Cosa utile per contenere i consumi, oltre che per aumentare il comfort, limitando l’utilizzo del freno motore quando non serve. Per quanto riguarda il prezzo, la Audi A7 Sportback parte dai 58.350 euro della 2.0 TFSI da 252 cavalli, unica insieme alla 3.0 TDI da 218 cavalli ad essere disponibile con la sola trazione anteriore (per il 6 cilindri a gasolio esiste anche la versione Quattro con 3.150 euro aggiuntivi). Se per evitare l’agognato balzello del superbollo proprio il meno potente dei 3 litri diesel è la motorizzazione da scegliere, nella guida il miglior compromesso è il più potente 272 cavalli della nostra prova, che parte da 67.900 euro. Con una scelta oculata degli optional, ma senza farsi mancare accessori che rendano l’auto davvero completa (pacchetto S-line, sospensioni pneumatiche ed altri “must”), ci si sposta facilmente in zona 80 mila. Questo esemplare, che era quasi una vetrina di ciò che Audi offre nei propri listini, passa addirittura la soglia della tripla cifra. La gamma motori si completa con un terzo step del 3 litri TDI (da 71.800 euro), che arriva alla ragguardevole potenza di 320 cavalli (326 nell’edizione competition che sale a 78.700 euro), oltre che 650 Nm. Quest’ultimo impressionante dato rende oltretutto necessario l’abbinamento ad un diverso tipo di trasmissione, Tiptronic a 8 rapporti. Per gli amanti della benzina la A7 è disponibile anche con un 3 litri 6 cilindri con sovralimentazione volumetrica da 333 cavalli (da 69.450 euro), fino ad arrivare ai 450 cavalli del 4 litri V8 TFSI della S7, in vendita a 95.800 euro, o addirittura ai 124.600 euro della cattivissima RS7 che spinge l’asticella a 560 cavalli e 700 Nm, esattamente come nel caso della RS6, che adotta lo stesso “pacchetto” cambio-motore.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
---|---|
Un vero e proprio salone a 4 ruote, comoda ed anche sportiva, qualità generale eccellente. | La linea da coupé taglia un po' lo spazio per i passeggeri posteriori, prezzo impegnativo per un allestimento completo. |
Audi A7 Sportback: la Pagella di Motorionline
Seguici qui
L’Audi ormai non sbaglia un modello! Da grande appassionato di automobili, ricordo sul finire degli anni ’70 e primi anni ’80, quando l’Audi non era la Casa automobilistica che conosciamo oggi (in listino c’era solo al 80 e la 100!), le affermazioni dei dirigenti della Casa tedesca che affermavano la volontà di puntare molto sulla qualità e sulla tecnologia, per arrivare ai livelli di Mercedes, Bmw e Alfa Romeo. In 40 anni ce l’hanno fatta! Chi si è persa per strada purtroppo è stata l’Alfa, mentre Mercedes e BMW hanno tenuto alto il loro nome riuscendo a stare al passo coi tempi!
Questa Audi A7 è molto più bella e tecnologica della precedente che va a sostituire. Un’auto di gran classe e grande bellezza!
AUGURI di BUON NATALE 2018 e un FAVOLOSO 2019!