Ausiliari del traffico: si vuole limitare eventuali multe solo nelle aree a strisce blu

Una proposta di legge esaminata all'Aula della Camera

Il testo giunto all'esame, in giornata, prevede la possibile modifica dell'articolo 12 del Codice della Strada. Si fa riferimento anche al personale ispettivo del trasporto pubblico
Ausiliari del traffico: si vuole limitare eventuali multe solo nelle aree a strisce blu

Le multe fatte da ausiliari del traffico e da dipendenti di società, che effettuano trasporto pubblico, riguarderebbero solo le aree delimitate da strisce blu, gestite dalle stesse società di cui sono dipendenti. In sostanza è il sunto di una proposta in discussione alla Camera, che aggiornerebbe l’articolo 12 del Codice della Strada, contingentando anche l’operato degli agenti del trasporto pubblico, limitando il loro compito sulle sole corsie preferenziali dedicate ai mezzi pubblici cittadini.

Proposti dei limiti all’azione degli ausiliari

Secondo il testo introdotto all’esame nell’Aula della Camera, riprendendo quanto indicato dall’agenzia ANSA, il lavoro svolto dagli ausiliari del traffico non prevederebbe più l’accertamento di possibili violazioni o anche “funzioni di prevenzione” riguardanti in generale la sosta di vetture o veicoli, bensì la svolgimento della loro attività di accertamento solo nelle aree preposte a parcheggio a pagamento, o comunque in concessione. Le meglio conosciute “aree a strisce blu”.
Secondo quanto emerso, all’interno del testo si lascia comunque spazio a un’azione anche in zone limitrofe a quelle segnalate dalla indicate strisce, nel caso in cui la sosta di una vettura condizioni il pieno utilizzo da parte di altri automobilisti della postazione delimitata, o in ogni caso ne condizioni l’impiego corretto.
Passando poi al personale ispettivo legato alle società di trasporto pubblico, secondo quanto trapelato, a questo non spetterebbero generiche funzioni di “prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta”, similari a quelle già citate, se non all’interno delle corsie o comunque sui tratti preferenziali preposti alla circolazione di mezzi pubblici. Limitando dunque la loro azione in queste aree e non sull’intera rete cittadina.
Ad ogni modo, come segnalato, qualsiasi infrazione va effettuata in presenza di un vigile urbano. In caso contrario, la contravvenzione può risultare nulla.

Una proposta di modifica dell’articolo 12

Il testo presentato all’Aula della Camera, di cui è promotore Simone Baldelli (Fi) che ha sottolineato come questa proposta tenda a “fare chiarezza” sulla questione, riguarderebbe lo stesso articolo 12 del Codice della Strada, proprio in merito alla funzione e al campo di competenza degli ausiliari del traffico e del personale ispettivo del trasporto pubblico. La valutazione del documento è partita in giornata, da quanto segnalato.

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