Auto con targa estera: arrivano novità per i furbetti e le multe

È prevista la registrazione anche di mezzi di proprietà di lavoratori subordinati autonomi

Auto con targa estera: arrivano novità per i furbetti e le multe

Arrivano novità per i cosiddetti furbetti della targa estera e toccano chi fa uso di leasing, noleggio e comodato all’estero. La Legge Europea 2019/2020, approvata in definitiva della Camera il 21 dicembre 2021, introduce un articolo 93-bis che prevede diverse correzioni.

In particolare, include anche i rimorchi, modula le sanzioni ed estende le esenzioni ai mezzi targati San Marino. La novità più importante riguarda però il divieto che è stato in parte riformulato. Nello specifico, i veicoli con targa estera di proprietà appartenenti ai residenti in Italia possono circolare nel paese per tre mesi da quando è stata presa la residenza italiana. Questo vuol dire che c’è un mese aggiuntivo per potersi adeguare.

Sono previste delle sanzioni

L’articolo 93-bis prevede sanzioni anche se si guida un residente all’estero in quanto conta chi è il proprietario. Il conducente rimane rilevante solo quando una persona è diversa dal proprietario e risiede in Italia.

È necessario in questo caso circolare con un documento, sottoscritto con data certa dall’intestatario, contenente titolo e durata della disponibilità del veicolo, obblighi che prima erano necessari soltanto per leasing, noleggio o comodato.

Quando un residente in Italia o una persona giuridica con sede nel paese guida un veicolo per oltre 30 giorni (anche non continuativi nell’anno solare), scatta un trattamento analogo a quello previsto dal Codice (articolo 94, comma 4-bis) per i mezzi immatricolati in Italia usati da chi non ha la proprietà.

Il titolo e la durata della disponibilità devono essere registrati dalla persona utilizzatrice all’interno di un elenco presente al Pra. Inoltre, è necessario aggiornare la registrazione in caso di cambio di disponibilità o di residenza.

È prevista la registrazione anche di mezzi di proprietà di lavoratori subordinati autonomi che lavorano in uno Stato limitrofo o confinante. In questo caso, i familiari conviventi e residenti in Italia possono guidarli. Nel caso in cui la circolazione con targa estera avviene senza documento o registrazione, deve essere effettuata immediatamente dal conducente.

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