Auto elettriche: arriva nuova tecnologia per evitare gli incendi [VIDEO]
Una nuova tecnologia minimizza il rischio di incendi per le auto elettriche
Gli incendi delle batterie nelle auto elettriche non rappresentano un problema significativo, poiché statisticamente si verificano con minore frequenza rispetto a quelli delle auto a combustione interna. Tuttavia, quando un veicolo elettrico prende fuoco, le fiamme possono impiegare ore, o addirittura giorni, per essere completamente domate.
Una nuova tecnologia minimizza il rischio di incendi per le auto elettriche
Per affrontare questi rischi, sebbene rari, la start-up americana 24M, supportata anche da Volkswagen, ha presentato un dispositivo dal nome curioso: l’Impervio battery separator. Questa tecnologia previene la formazione di dendriti, ossia strutture metalliche che possono accumularsi e provocare cortocircuiti interni, incendi ed esplosioni.
Come è possibile notare nel video di presentazione disponibile sul sito ufficiale dell’azienda, due celle agli ioni di litio con chimica nichel-manganese-cobalto da 10 ampere vengono caricate al 100% della loro capacità e poi sovraccaricate. Questa eccedenza di carica provoca la formazione di dendriti. Una delle celle è standard, mentre l’altra dispone del separatore Impervio. Durante l’esperimento, la cella standard ha preso fuoco dopo 38 minuti, raggiungendo una temperatura di 145 gradi centigradi. Invece la cella dotata del separatore Impervio è rimasta stabile durante i 60 minuti di prova, toccando al massimo i 30 gradi centigradi.
Yet-Ming Chiang, Chief Scientist di 24M e professore al MIT ha dichiarato: “Per molti anni, le sfide di sicurezza hanno ostacolato la fattibilità commerciale delle chimiche cellulari di nuova generazione più promettenti. La capacità di prevenire la formazione di dendriti e di rilevare guasti interni potrebbe permettere la commercializzazione di una nuova classe di batterie di grande area e ad alta densità energetica, basate su chimiche con predominanza di litio-metallo e silicio”.
La startup non è l’unica a porsi come obiettivo quello di ridurre al massimo il rischio di incendi delle batterie. Recentemente, ha fatto parlare molto di se il cosiddetto “strato rinforzato di sicurezza” sviluppato da LG Chem, questo è capace di modificare la propria resistenza elettrica in base alla temperatura. Questo strato funziona praticamente come un “fusibile”, interrompendo il flusso di elettricità nelle fasi iniziali di surriscaldamento.
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