Avellino, strage del bus nella scarpata: assolto l’ad di Autostrade Castellucci

La rabbia dei familiari delle 40 vittime dell'incidente

Il giudice del tribunale di Avellino ha assolto l'ad di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, dall'accusa di omicidio colposo plurimo e disastro colposo per l'incidente del luglio 2013, quando un bus precipitò da un viadotto uccidendo 40 persone.

Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, è stato assolto dall’accusa, avanzata insieme a lui anche ad altri 11 dirigenti e funzionari, di omicidio colposo plurimo e disastro colposo per l’incidente del 28 luglio 2013, quando un bus precipitò da un viadotto autostradale nei pressi di Avellino provocando la morte di 40 persone che erano a bordo del mezzo.

Il pm Rosario Cantelmo aveva avanzato una richiesta nei confronti di Castellucci di 10 anni di reclusione. Alla lettura della sentenza di assoluzione dell’ad di Autostrade per l’Italia, nell’aula del tribunale di Avellino è scoppiata l’ira dei familiari delle 40 vittime del bus caduto nella scarpata nell’estate del 2013.

Come riportato da Repubblica, uno dei parenti delle vittime presenti nell’aula del tribunale ha affermato con rabbia: “Castellucci è un assassino, hanno messo fuori un assassino”. Un altro familiare ha urlato “Giudice esci”, mentre in più occasioni le voci dei parenti delle vittime hanno scandito il numero “83”, in riferimento al totale tra le vittime del bus di Avellino, 40, e quelle di un’altra tragedia che ha coinvolto Autostrade, il crollo del ponte di Genova, 43.

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