Auto elettriche: come nascono e come si installano le batterie [VIDEO]

Le auto elettriche sono il futuro (ma anche già il presente) del mondo dell’automotive ed il cuore di una vettura a zero emissioni è la batteria. Una componente chiave di queste vetture, con il compito di accumulare energia e fornirla al motore per poter muovere l’auto. Scopriamo come nasce e come si installa su un veicolo.

Dai minerali alla batteria

Ogni batteria è costituita da quattro minerali: litio, nichel, manganese e cobalto. “Dopo l’estrazione subiscono un trattamento chimico da cui si ottiene il materiale attivo – le parole di Francesc Sabaté, responsabile del centro di ricerca e sviluppo Seat – le cui reazioni chimiche permettono di stoccare e rilasciare energia”. Il materiale attivo viene utilizzato per creare gli elettrodi, gli elementi che immagazzinano l’energia e si trovano all’interno delle celle.

Al loro interno c’è un elettrodo positivo (anodo) e un elettrodo negativo (catodo) che sono raggruppati insieme con un separatore che impedisce il contatto tra di loro. Ogni cella ha una tensione di 3,7 volt, ma su un’auto elettrica ne servono circa 400, quindi vanno collegate le celle in una disposizione in serie. Le celle vengono interconnesse tra loro e quindi assemblate in gruppi di moduli, collegati tra loro con i connettori. La somma dei moduli forma il pacco batteria.

L’installazione ed i test

Prima di essere installata sull’auto, la batteria viene completata con il sistema di raffreddamento e con l’involucro. Per poter essere messe in commercio, tuttavia, le batterie devono superare test importanti, con una media di 17.500 ore di prove e simulazioni al Test Energy Center Seat. È una struttura che si sviluppa su una superficie di 1.500 metri quadrati, operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7; qui si conducono anche test climatici, arrivando ad escursioni termiche fino ad 80 gradi.