Blocco del traffico, domani mercoledì 4 gennaio fermi in molti comuni dell’Emilia-Romagna

Fermi i benzina fino a Euro 2 e i diesel fino a Euro 3 dalle 8.30 alle 18.30

Nuova giornata con il traffico bloccato, questa volta in Emilia-Romagna, dove numerosi grandi comuni hanno aderito al fermo previsto per domani mercoledì 4 gennaio
Blocco del traffico, domani mercoledì 4 gennaio fermi in molti comuni dell’Emilia-Romagna

Domani giornata molto dura per gli automobilisti dell’Emilia-Romagna. Molti comuni, infatti, metteranno in pratica le ordinanze emesse a dicembre e bloccheranno la circolazione di molti tipi di veicoli. Questa decisione segue il fermo di Roma di ieri e sottolinea ancora di più come l’emergenza smog nelle grandi città italiane sia ancora una questione di primo piano.

Le caratteristiche del fermo possono variare di comune in comune, quindi per essere sicuri al 100% di poter circolare o meno occorre informarsi presso le varie amministrazioni locali. In linea generale, però, si fermeranno tutti i mezzi più inquinanti su tutto il territorio comunale. Si dovranno fermare i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 sprovvisti di filtro antiparticolato, i veicoli a benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e infine tutte le moto e i motocicli Euro 0 ed Euro 1. Il blocco in linea generale sarà attivo dalle 8.30 fino alle 18.30, anche se i comuni di Piacenza, Reggio Emilia e Ferrara prevedono una finestra di pausa tra le 12.30 e le 14.30 durante la quale si potrà circolare liberamente.

I comuni che hanno aderito al blocco del traffico sono Bologna, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia. Non ha aderito Rimini, città per la quale rimangono in vigore le ordinanzie già attive sul suolo comunale e che è possibile consultare sul sito ufficiale dell’amministrazione locale.

Un’altra giornata con difficoltà alla circolazione, quindi, che probabilmente non farà altro che inasprire coloro che dubitano dell’efficacia del blocco del traffico al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico e le polveri sottili nell’aria.

Foto: Udo Schröter via Flickr

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