BMW userà solo alluminio sostenibile per la produzione dal 2024
Rio Tinto fornirà alluminio con emissioni di CO2 significativamente ridotte
Proseguono gli sforzi del Gruppo BMW per ridurre sistematicamente le emissioni di CO2 nella sua catena di fornitura. Un focus particolare è sui materiali ad alte intensità di CO2 come alluminio, acciaio e plastica.
Il gruppo automobilistico tedesco intende procurarsi alluminio con emissioni di CO2 significativamente ridotte dal suo fornitore Rio Tinto a partire dal 2024 e ha firmato un memorandum d’intesa per raggiungere quest’obiettivo.
È possibile risparmiare circa il 70% delle emissioni di CO2
Rispetto all’alluminio prodotto in modo tradizionale, il suo approccio può far risparmiare circa il 70% delle emissioni di anidride carbonica. I volumi di fornitura pianificati saranno utilizzati esclusivamente nella produzione di veicoli presso lo stabilimento di Spartanburg (Carolina del Sud), ad esempio per produrre componenti della carrozzeria come il cofano motore.
Grazie al suo peso relativamente basso e alle altre proprietà positive, l’alluminio occupa un posto fisso nella costruzione composita intelligente del BMW Group. Nella filiera di un veicolo di medie dimensioni completamente elettrico, circa un quarto delle emissioni di CO2 sono attribuibili all’alluminio.
Oltre a questo, la tecnologia ELYSIS per la produzione di alluminio sta rivoluzionando il processo di fusione necessario per la produzione, generando ossigeno anziché anidride carbonica. A parte il processo carbon free, l’accordo con Rio Tinto riguarda anche le leghe di alluminio prodotte utilizzando energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, con emissioni di CO2 che sono solo un terzo della media del settore.
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