Covid-19, nuove restrizioni in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia

Ulteriore stretta disposta con ordinanze regionali

Covid-19, nuove restrizioni in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia

Arrivano nuove restrizioni in tre diverse regioni, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, per far fronte all’emergenza coronavirus e tentare di arginare la diffusione del contagio da Covid-19.

La nuova stretta prevista dalle ordinanze delle tre regioni è già stata approvata con l’ok del ministro della Salute Roberto Speranze. Tra le varie misure introdotte, che saranno valide dal 14 novembre al 3 dicembre, c’è l’obbligo di indossare la mascherina sempre, la chiusura dei negozi la domenica, il divieto di passeggiare nei centri storici e le fasce orarie per la spesa per gli over 65. Tutto questo mentre le tre regioni, che si trovano attualmente in zona gialla, sono tra le principali indiziate a cambiare colore, entrando in area arancione o rossa (quindi con un rischio più elevato), eventualità della quale in queste ore stanno discutendo governo e comitato tecnico scientifico.

Emilia Romagna

In Emilia Romagna, la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini prevede la chiusura dei negozi nei giorni festivi di tutti i negozi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie ed edicole. Nei prefestivi e festivi chiudono tutte le medie e grandi strutture di vendite, compresi i centri commerciali. In qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, salvo necessità di accompagnamento di persone con difficoltà o minori di 14 anni. Vietati i mercati in area pubblica o privata, fatto salvo l’esistenza di un piano dei comuni che preveda una specifica regolamentazione. In area pubblica è sempre vietata la consumazione di alimenti e bevande, che può avvenire solo dalle ore 15 alle 18 ed esclusivamente da seduti (fuori e dentro i locali) in posti “regolarmente collocati”. Sempre consentita la vendita a domicilio per bar e ristoranti. A scuola sono sospese le lezioni di ginnastica, canto e strumenti a fiato. L’attività sportiva e motoria è consentita nelle aree verdi e periferiche (sempre mantenendo il distanziamento), mentre è vietata invece nei centri storici delle città e nelle aree affollate (lungomare, via e piazze centrali).

Veneto

L’ordinanza della Regione Veneto contiene misure similari. Nei giorni prefestivi chiudono le medie e grandi strutture di vendite, compresi i centri commerciali e gli outlet. Come in Emilia Romagna, rimangono aperte solo le attività di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Nei giorni festivi prevista la chiusura di tutti i negozi, anche quelli di prossimità, restano aperti sono quelli consentiti nei prefestivi. Vietato passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate. C’è l’obbligo di indossare correttamente la mascherina in qualsiasi contesto al di fuori della propria abitazione, esenti solo i bambini sotto i 6 anni, disabili e assistenti, e chi fa attività sportiva intensa.

Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia, tra le nuove misure c’è la “raccomandazione” agli esercizi commerciali di grandi e medie strutture di vendita di garantire nelle prime due ore della giornata l’accesso agli anziani. Su questo provvedimento, che non riguarda i negozi di vicinato, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha puntualizzato: “Non è che un over 65 non può andare a fare acquisti in orari diversi, ma cerchiamo di garantire delle fasce protette. Non è una limitazione, ma una raccomandazione che facciamo agli esercizi di organizzarsi e favorire l’ingresso riservato nelle prime due ore di apertura degli esercizi”.

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