Crisi mercato auto, presentati i dati del terzo trimestre 2013

Federauto: previsto -5% a ottobre, Italia bersagliata dalle tasse sui veicoli

La crisi del mercato dell'auto è destinata a toccare quota 41 mesi di nero, secondo Federauto soprattutto per colpa dell'ostinazione con cui in Italia si continua a tassare il mercato per recuperare i soldi che mancano, portando così ad un ulteriore peggioramento della situazione
Crisi mercato auto, presentati i dati del terzo trimestre 2013

Come al solito non stiamo per presentarvi dei dati positivi, anche se dal punto di vista di noi europei le cose sembrano essersi messe un po’ meno peggio di quanto preventivato inizialmente. Le grandi case automobilistiche hanno presentato i dati finanziari riferiti al terzo trimestre dell’anno (luglio-settembre) e pur constatando un netto calo generale, soprattutto il Gruppo Fiat ha dovuto notare come le perdite del Vecchio Continente siano state meno nere di quanto previsto inizialmente. La situazione, però, non può dirsi ugualmente buona, in quanto un drastico calo degli acquisti in Sudamerica, tradizionalmente una roccaforte per il Lingotto, ha comunque decretato un negativo particolarmente importante.

Fiat si è vista costretta a rivedere verso il basso le stime: gli utili ordinari dovrebbero ora essere compresi tra i 3,5 e i 3,8 miliardi di euro, un calo netto rispetto al range individuato in precedenza, localizzato tra i 4 e i 4,5 miliardi. L’utile netto ha subito lo stesso destino, passando dagli 1,2-1,5 miliardi previsti a gennaio agli attuali 0,9-1,2. Come detto, però, la colpa una volta tanto non è solamente dell’Europa. Infatti in Sudamerica si è registrata una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto alle previsioni, frutto principalmente dell’aumento dei costi di produzione e della fluttuazione dei tassi di cambio, divenuti progressivamente meno favorevoli. Cala anche il Nordamerica, mentre l’Asia è in netta crescita, anche se il giro d’affari del Lingotto nel continente asiatico ancora non può registrare numeri che possano avere un’effettiva influenza sul computo totale delle vendite. Parlando dei singoli marchi del Gruppo, buone notizie arrivano da Maserati, che ha registrato un fatturato di ben 444 milioni di euro e un utile triplicato. Anche Chrysler è in crescita, con un utile operativo aumentato del 22%.

Pur non essendoci ancora i dati definitivi, che arriveranno solo nei primi giorni di novembre, Federauto si è già espressa sulla situazione del mercato, prevedendo per ottobre un calo complessivo del 5%. Un dato potenzialmente peggiorabile, in quanto domani 31 ottobre è previsto uno sciopero delle banche, che impedirebbe di fatto di immatricolare auto durante l’intero arco della giornata. Sempre Federauto, per voce del suo presidente Filippo Pavan Bernacchi, ha voluto sottolineare come, secondo i dati in suo possesso, l’Italia sarebbe l’unico Paese nel quale per risolvere la crisi si sia deciso di tassare ulteriormente il settore, portando così ad un ulteriore inasprimento del periodo nero.

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