Crollo del ponte a Genova, Toninelli sul ripristino: “Autostrade i soldi li mette, ma lo ricostruiamo noi”

Il ministro durante un intervento a Radio Anch'io

Nuove dichiarazioni del titolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a proposito della ricostruzione del ponte crollato nella città ligure
Crollo del ponte a Genova, Toninelli sul ripristino: “Autostrade i soldi li mette, ma lo ricostruiamo noi”

La ricostruzione del ponte crollato a Genova potrebbe essere affidata a Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). È una possibilità ma, in ogni caso, la decisione riguarda il “Governo che è compatto sul non permettere più a privati di speculare utilizzando risorse pubbliche.” Durante un intervento a Radio Anch’io, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è nuovamente intervenuto sulla vicenda del ponte crollato a Genova. Nella giornata precedente era apparso davanti alle commissioni riunite VIII di Camera e Senato per riferire a proposito della questione, focalizzando l’attenzione anche sulla tematica delle concessioni, in giornata invece, interpellato sulla ricostruzione, ha indicato che: “Autostrade i soldi li mette, ma lo ricostruiamo noi il ponte.”

Il dibattito su ricostruzione e nazionalizzazione

Il tema risulta dibattuto considerando quanto scritto dal vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che proporrebbe Fincantieri come attore della ricostruzione suggerendo, come lo stesso ministro Toninelli, che la società Atlantia, a cui fa riferimento Autostrade per l’Italia, finanzi solo le operazioni. Mentre per Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, società Autostrade risulta l’interlocutore di riferimento.
Resta chiaro per il Governo, considerando quanto sottolineato ancora dal ministro Toninelli, che non si voglia puoi consentire ai privati di “speculare sulla sicurezza.” Un altro fronte collegato direttamente all’ipotesi di nazionalizzazione. In questo caso, continua il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante l’intervento a Radio Anch’io, “le nazionalizzazioni non vengono fatte a tappeto”, sebbene sia necessario evitare che si ripetano certe dinamiche.

Verso il probabile respingimento del piano di Autostrade per l’Italia

Il ministro Danilo Toninelli, sempre interpellato sulla possibilità che società Autostrade possa ricostruire l’opera, ha semplicemente ribadito: “Sarebbe una follia, sarebbe irrispettoso nei confronti dei familiari delle vittime.” “Che Autostrade debba ricostruire il ponte è scontato in termini risarcitori. Sugli immani danni morali e civili è normale che debba mettere i soldi, ma è altrettanto normale che non possa ricostruire”, ha aggiunto durante il suo intervento. Precisando che sull’opera “deve esserci il sigillo, il collaudo e il progetto dello Stato”, palesando di conseguenza la possibile bocciatura governativa del piano di ricostruzione del ponte proposto da Autostrade per l’Italia.

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