Dazi Trump: prosegue l’escalation USA, tariffe del 104% alla Cina
Il mondo dell'auto: "Serve una cooperazione transatlantica"
La guerra commerciale voluta da Donald Trump non si ferma. Mentre oggi entreranno in vigore i nuovi dazi, compresi quelli del 20% per l’Unione Europea, il presidente americano ha alzato il tiro nei confronti della Cina, portando le tariffe al 104%. La risposta del paese asiatico: “Reagiremo e ci batteremo fino alla fine”.
I nuovi dazi contro la Cina
L’inasprimento delle tariffe contro il paese del Dragone fa seguito a quanto Trump aveva già annunciato nei giorni scorsi. Aveva minacciato di farlo, se Pechino non avesse revocato le misure ‘ritorsive’ al primo round di dazi. Non è stato fatto e, così, Washington ha alzato del 50% i dazi su alcuni prodotti cinesi, portandoli al 104%. “Anche la Cina vuole fare un accordo – sono le parole dello stesso Trump – ma non sa come farlo partire. Stiamo aspettando la loro chiamata. Accadrà”.
Intanto, ovviamente, non si è fatta attendere la risposta immediata da parte del paese asiatico: “Se gli Stati Uniti continueranno sulla loro strada, allora Pechino lotterà fino alla fine – sono le parole arrivate dall’amministrazione cinese – Siamo disponibili al dialogo, ma non nel modo in cui gli USA lo stanno imponendo”.
Le richieste del mondo dell’auto
Tornando all’Europa ed al mondo dell’auto, è arrivata la richiesta dell’Acea, l’associazione europea dei costruttori, a Bruxelles. “Considerando che le esportazioni dell’industria automobilistica dell’Ue interessate ammontano a circa 67 miliardi di euro e che i costi totali stimati derivanti dai dazi reciproci e dalle tariffe sulle auto sono pari a 80 miliardi di euro – si legge nella nota – l’Acea ha sottolineato l’urgente necessità di una cooperazione transatlantica per evitare un’ulteriore escalation e danni a lungo termine per entrambe le economie”. È la speranza di buona parte del mondo.
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