Dieselgate: gli ingegneri Volkswagen avrebbero ammesso le manipolazioni del software
Mercoledì verrà nominato Hans Dieter Poetsch
Sarebbero arrivate le prime confessioni. Alcuni ingegneri del gruppo Volkswagen avrebbero ammesso di aver installato il software manipolato sulle auto con motore diesel per rientrare nei limiti previsti dalle norme sulla tutela dell’ambiente e al tempo stesso non sforare il tetto di spesa imposto dall’impresa.
Almeno questo è ciò che riferisce la Bild am Sonntag, il domenicale del tabloid tedesco, che basa le sue informazioni sui servizi incaricati dell’indagine interna. Vari ingegneri hanno ammesso di aver installato il software nel 2008. “Non commentiamo questa informazione. Daremo informazioni non appena avremo risultati consistenti.” ha commentato un portavoce Volkswagen.
Intanto, il consiglio di sorveglianza di Volkswagen si terrà mercoledì per affrontare una riunione starordinaria, in cui nominerà Hans Dieter Poetsch alla guida del panel di sorveglianza, composto da 20 membri. Poetsch attualmente è il direttore finanze del gruppo. Il Consiglio dovrebbe anche esaminare quanto emerso dall’inchiesta interna sul Dieselgate che ha già portato alla sospensione di 10 dirigenti del colosso tedesco. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la cancelliera tedesca ha giudicato “drammatico” lo scandalo dei dati truccati sulle emissioni dei motori diesel, ma si è detta fiduciosa che “non avrà impatto sul Made in Germany“.
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