Dodge Dart, prime immagini ufficiali

La berlina nasce sulla piattaforma di Alfa Romeo Giulietta

Dodge presenta la nuova Dart, la berlina nata sulla piattaforma di Alfa Romeo Giulietta, al Salone di Detroit 2012: ecco le prime immagini. Per lei cambio TCT doppia frizione, cambio automatico a 9 marce e motore 1.4 litri MultiAir

Alla soglia del Salone di Detroit 2012, Dodge svela la nuova Dart, la prima vettura del Gruppo Chrysler ad usare meccanica italiana (di Fiat S.p.A.). Si tratta di un modello importantissimo, perché con il suo consumo (dichiarato) pari a 40 mpg ha permesso alla società italiana di ottenere un ulteriore 5% della proprietà del colosso statunitense. Ma non solo per questo motivo, prettamente economico: Dodge Dart, una berlina di medie dimensioni, è il simbolo di due gruppi automobilistici che si fondono ed è il primo frutto di un’operazione su cui ancora molti avanzano fortissimi dubbi. Ma conosciamola nel dettaglio.

La nuova Dodge Dart viene caratterizzata da forme morbide, che si distanziano da quelle delle altre vetture del marchio: il frontale è ammiccante, dolce, rotondeggiante. La tre volumi, di cui per ora si hanno pochi dettagli, non tradisce neppure la parentela con Alfa Romeo Giulietta: la media del Biscione e la nuova Dart condividono la stessa piattaforma, anche se il pianale usato da quest’ultima è stato lievemente rimodellato (per permettere di creare una carrozzeria più importante, più voluminosa).

La nuova Dodge Dart è la prima vettura del Gruppo Chrysler ad usare un propulsore italiano (di Fiat S.p.A.): sotto il cofano della tre volumi, che non sarà venduta in Italia (è destinata solo ai mercati nordamericani) sarà installato, oltre ad un 2,0 litri benzina quattro cilindri atmosferico da 160 cavalli e ad un 2,4 litri quattro cilindri aspirato da 184 cavalli, il piccolo 1,4 litri benzina MultiAir, in grado di erogare (in questo caso specifico) 160 cavalli. Come se tutti questi primati già non fossero sufficienti, la nuova Dart è anche il primo modello della società nordamericana ad utilizzare il cambio TCT doppia frizione robotizzato a sei marci di Fiat Powertrain Technologies (in alternativa è disponibile un cambio manuale a sei marce; in futuro sarà proposto anche il nuovo cambio automatico sequenziale a nove marce, che l’azienda ZF sta progettando in questi mesi).

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