Donald Trump: i dazi potrebbero causare danni disastrosi per i modelli di nicchia

La Cabrio hanno risentito maggiormente della restrizione del mercato auto

Con una possibile minaccia di ulteriori dazi all'importazione promessi da Donald Trump, i segmenti di auto di nicchia ma in generale tutto il mercato auto rischia di tremare e subire una forte frenata, come recentemente successo alle vetture sportive ma in particolare alle cabrio.
Donald Trump: i dazi potrebbero causare danni disastrosi per i modelli di nicchia

Ne stiamo sentendo di ogni tipo ultimamente, ma la storia dei dazi all’importazione e soprattutto quelli causati da una sorta di ritorsione, stanno facendo tremare l’Europa e in generale tutto il commercio internazionale. Limitatamente al nostro campo, lo scenario automobilistico potrebbe risentire notevolmente dei cambiamenti, considerando la mole di autoveicoli che ogni giorno vengono spostati da un continente all’altro così come il valore assoluto che questi flussi rappresentano in termini economici.

Le cabrio, un genere in possibile estinzione

Se da un lato, la necessità di un bene potrebbe sovrastare qualsiasi barriera economica fra gli stati, lo sfizio e il lusso potrebbero risentire di questi cambiamenti, proprio come sta recentemente accadendo ad un particolare segmento, tanto amati dagli appassionati ma un po’ poco pratico per la grande maggioranza degli automobilisti. Stiamo parlando delle cabrio, un segmento in preoccupante calo negli ultimi anni, a causa dei dazi imposti da Trump e dei disordini provocati dalla Brexit, essendo l’UK uno dei principali mercati di produzione e vendita di auto cabriolet. Secondo gli analisti di Evercore IS, il costo sempre più elevato del commercio avrebbe penalizzato particolarmente auto come la Mercedes-Benz SL e altre cabrio di taglio elevato. In un mercato già critico per queste vetture come quello statunitense, il calo è stato veramente ingente, passando da oltre 177 mila cabrio vendute nel 2012 a solo circa 112 mila previste per questo anno, seguendo il trend attuale. 

Secondo quanto riportato da Reuters in un’intervista ad un responsabile anonimo di una causa automobilistica interessata dalla crisi “la soluzione potrebbe risiedere nella condivisione di progetti, piattaforme e costi di sviluppo, come recentemente fatto da Fiat e Mazda per la 124 e la MX-5 o tanto per citare un altro esempio, BMW e Toyota per la nuova Z4 e la nuova Supra. Solo abbassando i costi fissi e i costi marginali di produzione si potrebbe garantire maggiore margine di profitto così da poter coprire anche i crescenti costi di trasporto tra i vari paesi”. In ogni caso, il costo medio delle auto sarebbe destinato a crescere se non si riuscisse a trovare una soluzione per l’abbattimento dei costi di sviluppo e produzione. La minaccia incombente di un ulteriore aumento dei dazi del 20% come promesso da Trump fa ancora di più vacillare un precario equilibrio del marcato auto mondiale, che potrebbe vedersi pesantemente modificato da qui ai prossimi 5 anni.

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