DS Automobiles: un racconto di design narrato nel cuore di Milano [FOTO LIVE]

Il marchio è sponsor della mostra “Design for Life”

Lo stile DS riemerge attraverso le forme della nuova DS 5. Via della Spiga, a Milano, diventa un incrocio di eleganza senza tempo

DS Automobiles – Citando lo scrittore francese Premio Nobel, Claude Simon: “Il reale non è né significante, né assurdo: semplicemente esiste.” Vive come la bellezza e l’eleganza, trasmesse da sguardi, opere, ingegno umano. Il marchio DS Automobiles appare un connubio di ognuno di questi aspetti, valorizzato nelle cornici milanesi di Palazzo Reale e Via della Spiga.

Al crepuscolo, Milano sembra avvolta da una magia, da colori, forme, attimi che rendono vitale ogni angolo. La città pullula di sguardi, e Piazza del Duomo diventa scenario di storie e passioni. Le guglie iniziano ad assumere i colori del tramonto e lo stesso accade a Palazzo Reale, man mano sempre più suggestivo mentre ci si avvicina.
All’improvviso compare una ragazza, diventa subito ispirazione di molti sguardi. Procede elegante verso la Citroën DS, parcheggiata all’interno dell’ampia corte interna. Inseguirla è qualcosa di istintivo e incontrollabile. Raggiunge la vettura, catturata dalle sue linee aerodinamiche che sposano innovazione e stile vintage. Un’eterea immagine esaltata dalle movenze di questo angelo biondo che le passeggia accanto. La chioma lucente, spinta da una leggera brezza, tinteggia d’oro il finestrino anteriore sinistro. Il suo vestito bianco e corto sfiora la carrozzeria color cappuccino, e poi prende dalla borsetta un rossetto, color rubino, e delicatamente si ritocca le labbra. Lo specchietto è testimone le suo bacio, così come l’obiettivo della macchina fotografica che inquadra quest’immagine di autentica bellezza.

La DS Pallas compare sulle foto, la ragazza invece resta stranamente prigioniera dell’aria. Le foto continuano a restituire la bellezza di quest’auto del 1964, dai dettagli cromati, l’elegante abitacolo, i fini particolari come i gruppi ottici supplementari che arricchiscono l’elaborata zona posteriore. Ogni movimento è una percezione unica di design, ogni sorriso restituito da lei la voglia di continuare a scattare all’infinito. Poi un suono, una distrazione, si guarda ovunque incrociando solo labirinti ignoti sperando di rivederla, e poi la si incrocia di nuovo nella corte di palazzo Reale, mentre la sera chiede spazio al giorno.

La ragazza esce dal porticato, solo pochi passi e la si nota mentre entra alla mostra “Design for Life” firmata da Elle Decor Italia. Un solo istante per pensare, prima di essere inondati da atmosfere calamitanti, da mondi di colori e stili che dipingono universi paralleli. Passare dagli Anni Settanta al Ventunesimo Secolo succede in un attimo, e questa intensità la si coglie anche dagli occhi color mare della ragazza. La ragazza della DS. Non ha nome, chiederlo sembra impossibile, fugge assecondata dal suo istinto che la rende spumeggiante di vitalità. Il design diventa protagonista in tutti i sensi con lei attorno, e l’eleganza DS offre altri spunti all’immaginazione, mentre lei si perde tra le stanze, si aggira silenziosa, sfuggendo ancora all’occhio della fotocamera e nascondendo la sua bellezza dietro quella delle immagini di Elle Decor, dietro questi attimi indimenticabili.
Scompare nuovamente, e la luce del giorno sempre più fioca annuncia che ormai è sera. Aiutata dai lampioni, dalle tante vetrine gialle, verdi, rosse, colorate di ogni sfumatura, la bellezza del centro città è esaltato in ogni tratto. Quella ragazza è comunque ancora vicina, si aggira senza incertezza, fornendo nuova bellezza allo scenario. Passeggia senza fretta, ed è il solito vitale istinto a suggerire di cercarla.

Corso Vittorio Emanuele, Piazza San Babila, Corso Venezia, ogni suo passo trasmette energia, e un movimento seducente sposta l’aria con eleganza. Gira per Via della Spiga e si ferma ancora. C’è un’altra DS ferma all’inizio del percorso. Una DS 21 Pallas caratterizzata da una tonalità celeste, che sembra imitare il cielo. Una vettura dotata di iniezione elettronica e datata 1971. Un’altra scultura che sfoggia fascino e raffinatezza, catturando lo sguardo di diversi passanti. Blocca anche lei, che la fotografa con il suo smartphone, resta attratta dalle sue forme aerodinamiche, dalla cura del design, proprio nella città che del design ha fatto un vanto.
Sulle foto continua a non comparire, e l’inspiegabile magia sforna costantemente enigmi su enigmi, mentre quell’angelica visione bionda inizia a percorrere la via e a danzare tra una vetrina e l’altra, coinvolta dalla musica che inonda la via da un vicino locale, diffondendosi anche tra i vicoli, i negozi e le finestre circostanti. Finisce Via della Spiga ed eccola di nuovo, di fronte a un’altra DS, ma stavolta è una attualissima DS 5. I fari Led Vision sembrano averla sedotta, la carrozzeria bianca sembra averla colpita, come farebbe una perla rara nell’imbrunire. Una perla che valorizzerebbe l’aspetto di qualsiasi donna, da sfoggiare a un invito galante o una serata glamour come questa. Finalmente parla, chiede dell’auto. Si tratta di una versione Hybrid4, una vettura 4×4 dotata di un motore ibrido composto da una unità diesel associata a un’altra elettrica. Una potenza complessiva di 200 cavalli, emissioni e consumi contenuti, quattro modalità di guida che prevedono: una Automatica, 4 ruote motrici, di cui le posteriori spinte da propulsione elettrica, Zero Emissioni e Sport. Dinamicità legata a uno stile curato e valorizzato da dettagli pregiati sia all’esterno che all’interno dell’abitacolo. La prosecuzione dello stile DS che assume una nuova forma e che in futuro continuerà ad essere esaltato anche da altri modelli. Un nuovo esempio dovrebbe comparire al prossimo Salone di Francoforte in programma a settembre. Sorride.

Il nome resta un mistero, non si fa in tempo a chiederlo che sparisce. Un sussurro di vento, una distrazione complice della noncuranza, si dissolvere ancora nello spazio. Il flash di una macchina fotografica ripropone la solita realtà, un ritorno salutato dallo sguardo curioso di due turisti che ammirano l’installazione della vettura. Una smorfia, una mano sulla testa a scompigliare i capelli, i passi che riprendono una strada già fatta con un po’ di nostalgia. È come se la bellezza abbia voluto giocare in questa serata, e non si può che restare affascinati da tutto questo.

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